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Gazzettino-Storia manipolata, polemica al liceo

Botta e risposta al Leo-Major su foibe e terrorismo e sulla pubblicazione nel giornalino di svastica e croce celtica Storia manipolata, polemica al liceo Il periodico degli studenti di destra pr...

16/03/2005
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Il Gazzettino

Botta e risposta al Leo-Major su foibe e terrorismo e sulla pubblicazione nel giornalino di svastica e croce celtica
Storia manipolata, polemica al liceo
Il periodico degli studenti di destra preoccupa e solleva i docenti che insegnano la disciplina
Se lo scopo era quello di sollevare il dibattito ci sono riusciti, eccome, i teenager aderenti ad Azione studentesca, organizzazione giovanile di destra, che nei giorni scorsi ha distribuito tra i banchi del liceo Leopardi-Majorana il giornalino "Il silenzio degli studenti". Nel secondo numero del periodico, redatto e stampato in piazza Risorgimento, nella sede di An, "si trattano i temi delle foibe, del terrorismo anni 70, della legge sulla procreazione assistita e sui simboli dei regimi totalitari - scrivono in un documento cinque insegnanti di storia del liceo - con toni accesi, apodittici, furiosamente ideologici". Ad attirare l'attenzione sul periodico e ad accendere la discussione, stando a quanto raccontano gli autori dei pezzii, che rifiutano di essere definiti di "estrema destra", sarebbe stata la pubblicazione di una svastica e di altri simboli. "Ciò a corredo di un testo - spiega Claudia Casula, presidente provinciale di Azione studentesca - in cui ci chiediamo che senso abbia vietare i simboli per lottare contro le ideologie totalitarie. Inoltre si fa presente che nessuno dice alcunchè se i giovani ostentano fieramente magliette con falce e martello o con l'immagine del Che". Diverso è invece il parere di 5 docenti di storia (Polizzi, Lombardi, Novaretti, Casella e Giusto) che "al di la della argomentazioni storico-politiche adottate e del cattivo gusto con cui vengono ostentati simboli neopagnani (celtiche e svastiche), funesti e offensivi, ciò che maggiormente colpisce è il rifiuto totale da perte degli articolisti di un vero confronto delle idee, sostituito dal desiderio di continuare a raffigurare il proprio nemico politico come un essere turpe e abbietto, sul quale proiettare tutte le proprie fobie e le proprie ansie".
Al documento dei docenti di storia, dal tono particolarmente preoccupato, "per l'uso disinvolto che si fa di questa disciplina", i quali si dicono convinti "che sia necessario impegnarsi di più per diffondere tra i giovani i valori costituzionali come la libertà e il pluralismo", oggi farà seguito la distribuzione di un volantino-risposta da parte di Azione studentesca. "La nostra unica colpa - dicono - è quella di ribellarci al pensiero dominante". E questo dopo aver definito i docenti "sagaci professorini... servitori del pensiero dominante". Poi, sostengono, "Azione studentesca non bandisce le idee altrui, anzi dà la possibilità ad ognuno di esprimerre al propria idea, che lotta contro la strumentalizzazione politica. Così come abbiamo detto nel numero di gennaio". Come mai, concludono, "i docenti non riservano uguali preoccupazioni ai gruppuscoli che vicini alla sinistra massimalista, evitano il confronto delle idee?. Come studenti di storia anche noi siamo preoccupati per l'uso disinvolto che si continua a fare di questa disciplina, in sede di insegnamento". Parole grandi e taglienti, queste, pronunciate da "piccoli" studenti, che meritano sicuramente di avere un seguito e un adeguato approfondimento.

Antonella Santarelli


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