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Gazzettino-Sit-in della Cgil per difendere l'occupazione e la scuola

EX PROVVEDITORATO Sit-in della Cgil per difendere l'occupazione e la scuola Dopo docenti, studenti e genitori, ora a scendere in piazza saranno amministrativi, tecnici e ausiliari della scu...

13/05/2004
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Il Gazzettino

EX PROVVEDITORATO
Sit-in della Cgil per difendere l'occupazione e la scuola
Dopo docenti, studenti e genitori, ora a scendere in piazza saranno amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola pubblica. Giovedì, alle 15.30, i collaboratori scolastici della provincia assedieranno il Centro servizi amministrativi di Pordenone (ex Provveditorato) per protestare contro i tagli agli organici e il mancato rinnovo del contratto.
Il sit-in, promosso dalla Cgil Scuola, ha l'obiettivo di difendere l'istruzione statale da una politica di Governo che "precarizza" e privatizza diversi settori della vita pubblica, Scuola statale in testa. "Fermare la Moratti è possibile", recita lo slogan che riassume lo spirito dell'iniziativa, perché è opportuno far sentire la propria voce contro "il continuo aumento dei carichi di lavoro, le mancate immissioni in ruolo, il mancato rinnovo del biennio contrattuale e la mancata integrazione in supporto al personale inidoneo rientrato in servizio". Partendo da questi presupposti, la Federazione lavoratori della conoscenza, che ha unificato il sindacato scuola, università e ricerca, invita tutti i lavoratori della scuola a partecipare al sit-in per "difendere il tuo lavoro e i tuoi diritti".

Ma come è la situazione delle scuole del Pordenonese? Pessima, secondo il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese: "È indispensabile correre subito ai ripari, perché le condizioni di lavoro in particolare degli ausiliari sono insostenibili e la situazione è destinata a peggiorare con l'inizio del prossimo anno scolastico, quanto la riduzione dei posti di lavoro farà sentire maggiormente i suoi effetti. La manovra del Governo è assurda, perché taglia gli organici Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) a fronte di un aumento del numero degli studenti e dunque del carico di lavoro. Nei prossimi 3 anni, a partire già da settembre, questo comparto è destinato a subire ulteriori ridimensionamenti, calcolabili in 60 unità soltanto nel Friuli Occidentale, quando si calcolano circa 2 mila studenti in più? Ma dove vogliono andare a finire? Intendono forse smantellare la scuola pubblica a vantaggio di quella privata"?.

Alessandra Betto


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