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Gazzettino-Scuole, confronto sull'allarme tagli

riforma Moratti alimenta la discussione. Si parlerà anche di tempo, pieno, riduzione dell'#146;obbligo e formazione Scuole, confronto sull'allarme tagli A Cordenons dibattito sulla riduzione ...

22/11/2003
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Il Gazzettino

riforma Moratti alimenta la discussione. Si parlerà anche di tempo, pieno, riduzione dell'#146;obbligo e formazione

Scuole, confronto sull'allarme tagli
A Cordenons dibattito sulla riduzione di trecento cattedre nelle medie inferiori
"Scuola secondaria inferiore: scuola della cittadinanza o scuola dell'individualismo?". È la domanda alla quale risponderanno i partecipanti al convegno, martedì 25 novembre, alle 15, nella scuola media di Cordenons, dove sarà anche affrontato il problema del taglio di 300 cattedre nel triennio inferiore. All'iniziativa, promossa dall'Associazione professionale Proteo Fare Sapere, in collaborazione con Cgil Scuola, interverranno Cinzia Mion, dirigente scolastico e Luisella De Filippi, segreteria nazionale Cgil Scuola.
L'allarme tagli, che riguarda il personale docente delle scuole medie inferiori della provincia di Pordenone, viene da Gianfranco Dall'Agnese, della segreteria provinciale Cgil Scuola: "Le 300 cattedre a rischio sono quelli degli insegnanti delle materie di concorso che la riforma Moratti definisce opzionali, dunque a scelta degli studenti. Le classi di concorso e gli esuberi sarebbero così quantificati: educazione artistica 46, educazione musicale 52, educazione tecnica 90, educazione fisica 105 (tra medie e superiori). Oltre agli inevitabili docenti in soprannumero, sarà impossibile evitare la frantumazione dell'unità di classe, per consentire a ogni alunno di frequentare le materie da lui prescelte, oltre che la concorrenza selvaggia tra gli istituti scolastici, poiché sarà possibile iscriversi a corsi indetti da altre scuole, anche private".

Il convegno di martedì servirà a fare il punto sulla situazione, chiarendo alcuni punti della riforma Moratti e, in particolare, il proponimento di alleggerire l'orario scuola a 27 ore obbligatorie, con l'aggiunta di 3-6 ore facoltative a scelta delle famiglie. Così facendo, spiegheranno i relatori, la scuola della cittadinanza viene a perdere quel connotato progettuale, per il quale le materie avevano tutte la stessa valenza formativa e i laboratori erano parte integrante della programmazione.Nell'occasione, si parlerà di tempo pieno, offerta formativa, binomio licei-formazione professionale, riduzione dell'obbligo scolastico.

Alessandra Betto


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