Gazzettino-Scuola, "stop" ai libri

Docenti verso lo sciopero nazionale e blocco dell'adozione dei testi
Scuola, "stop" ai libri
La manifestazione nazionale unitaria della scorsa settimana non ha placato gli animi. Il personale della scuola è nuovamente in fermento, per i preparativi dello sciopero nazionale indetto da Cigl, Cisl e Uil (la data non è ancora stata individuata, ndr) e per una serie di iniziative diffuse messe in campo per contrastare, con ogni mezzo, il decreto attuativo della riforma Moratti. È decollato così il blocco dell'adozione dei nuovi libri di testo in molti istituti di ogni ordine e grado del Friuli Occidentale.
L'invito allo stop viene dalla segreteria provinciale della Cgil Scuola che si rivolge ai docenti, chiedendo di "non proporre ai consigli di classe o interclasse i testi già strutturati sui contenuti della riforma, poiché i programmi sono stati solo allegati al Decreto e non assunti nelle forme previste espressamente dalla legge". Al tempo stesso, il sindacato si appella ai Collegi dei docenti, affinché non adottino alcun nuovo testo. Perché il decreto Moratti è illegittimo? "Contribuisce a rendere più povera e mediocre la nostra scuola - denuncia il sindacalista Gianfranco Dall'Agnese - prevede attività che la rendono più simile a un supermercato ed elimina una classe di concorso alle medie inferiori. Inoltre, riduce pesantemente gli orari di diversi insegnamenti, incrementa in modo esponenziale le diversità territoriali, sulla base delle esigenze dei nuclei familiari, trasformando l'istruzione in un bene a domanda individuale. Inoltre non ha previsione di risorse e compie scelte non previste nella legge stessa (tutor)". Il fronte della protesta si allarga con il prossimo appuntamento del Comitato per la scuola pubblica che si riunirà domani, alle 18, nella Casa del popolo di Torre.

A.B.