Gazzettino-Scuola, rabbia per le graduatorie

Infuocato incontro ieri sera nelle medie di Torre: i precari scrivono una lettera al prefetto Capocelli
Scuola, rabbia per le graduatorie
La rabbia del precariato è scoppiata ieri pomeriggio, nella sala traboccante delle medie di Torre dove, fino a tarda serata, si è tenuto il confronto sull'aggiornamento delle graduatorie docenti. Tante le richieste degli insegnanti: il blocco della riforma, l'impugnazione dei decreti attuativi, il rinvio del termine ultimo per la presentazione delle domande di revisione dei punteggi e, non ultimo, la pianificazione di una serie di azioni di lotta, quale espressione del malessere crescente e diffuso.
Oltre cinquecento insegnanti (il 90\% donne) si sono stretti l'uno all'altro per sentire da Gianfranco Dall'Agnese, della segreteria provinciale della Cgil Scuola, le ultime novità sul rovente tema dell'emergenza graduatorie. La situazione caotica è determinata dai tempi risicati (la domanda va presentata entro il 14 giugno, ma il decreto è stato pubblicato soltanto il 4) entro i quali un migliaio di precari degli istituti di ogni ordine e grado dovranno predisporre i moduli contenenti i titoli che andranno ad aggiornare le graduatorie provinciali del Csa (ex Provveditorato). Un marasma incredibile, acuito dalla corsa contro il tempo di lavoratori già provati da una vita d'incertezza, con contratti a tempo determinato rinnovati di anno in anno (quando va bene), sprovvisti di garanzie sulle immissioni in ruolo e soprattutto sul proprio futuro professionale.

A Torre la tensione dei docenti era palpabile, poiché sul tema dell'integrazione non esistono tuttora informazioni precise e le regole vengono cambiate in corso d'opera. "Le graduatorie permanenti saranno completamente stravolte - ha tuonato Dall'Agnese, che in questi giorni, assieme ai colleghi della segreteria provinciale offre un servizio continuato di consulenza agli iscritti (dalle 9 alle 19) - aumentano infatti i punteggi per chi ha svolto il servizio in altra disciplina, così come per chi ha insegnato alle elementari, per chi ha insegnato italiano e lingua straniera. Raddoppia il punteggio anche per chi ha svolto servizio nelle zone montane e pedemontane, come Montereale, Maniago, Travesio e Caneva".L'ira del precariato della scuola pubblica ha trovato sintesi nel documento predisposto dalla Cgil Scuola, oggi inviato al prefetto di Pordenone. Una missiva dura, per prendere posizione contro "questo gioco allo sfascio, nel quale i diritti degli insegnanti vengono calpestati" e contro l'introduzione delle "nuove" forme di reclutamento, come la ventilata "chiamata diretta" dei docenti da parte delle scuole. Da qui, la richiesta rivolta al ministro di "protrarre i termini per l'integrazione dei servizi, consentendo di svolgere le operazioni nella certezza e di differire la data ultima per il conferimento delle supplenze e per le immissioni in ruolo (31 luglio). Tra gli altri punti oggetto di contestazione, il raddoppio del punteggio per chi ha insegnato nelle scuole di montagna e la possibilità di far valere il punteggio per il servizio non specifico per il personale già in ruolo. Quello di Torre è stato soltanto il primo atto di una mobilitazione che proseguirà anche durante i mesi estivi.

Alessandra Betto