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Gazzettino-Scuola, la riforma spedita al macero

Genitori, studenti e docenti alla manifestazione di protesta a cui hanno aderito oltre il 50 per cento degli istituti pordenonesi. Salta l'incontro con il provveditore Scuola, la riforma spedita al...

04/02/2004
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Il Gazzettino

Genitori, studenti e docenti alla manifestazione di protesta a cui hanno aderito oltre il 50 per cento degli istituti pordenonesi. Salta l'incontro con il provveditore
Scuola, la riforma spedita al macero
Scaricate di fronte al Csa (ex provveditorato) sette quintali di agende inviate dal ministro
Sono 2.211 le agende (titolo: "Una scuola per crescere"), dono del ministro Moratti, distribuite in quasi tutte le scuole del Friuli Occidentale, che da ieri pomeriggio giacciono impacchettate in una quarantina di scatoloni e ammassate davanti al Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato) di Pordenone. La clamorosa iniziativa si è concretata in occasione del sit-in di protesta in difesa dell'istruzione pubblica.La Cgil Scuola, tantissimi docenti, studenti, collaboratori scolastici e cittadini, si sono rimboccati le maniche e hanno scaricato i 705 chilogrammi di volumi che costituiscono il cadeau ministeriale rispedito al mittente da oltre il 50\% degli istituti provinciali. La restituzione era accompagnata da una lettera o da un messaggio chiarificatore del gesto ("No grazie" oppure "Non le vogliamo") per dare voce al disappunto su un investimento inutile che ha richiesto milioni di euro, contro i tagli continui alle scuole, sia in termini di posti di lavoro che di progettualità. In pieno clima carnevalesco, l'ironia degli organizzatori, i cigiellini, si è espressa attraverso una serie di iniziative ironiche: la distribuzione della bottiglietta d'acqua da mezzo litro firmata "Moratti", con tanto di santino e slogan ("Acqua ministeriale innaturale per niente effervescente", "Tenere lontano dalla portata dei bambini", "Tentano di darla a bere tutti i giorni agli italiani", "Stimola lo sviluppo di scuole private"); la vivacissima mascherina di un Berlusconi a 36 denti, a cavallo delle pile di agende, che impugnava cartelloni inneggianti il recente lifting: "Una tiratina qui, una lì, deformi anche l'istruzione pubblica" e così di via, con la partecipazione dei rappresentanti del Comitato provinciale per la scuola e il Comitato dei precari.
Sullo sfondo, le bandiere rosse del sindacato e persino una mamma, con i due suoi pargoli al seguito, che ha inaugurato una nuova forma di protesta: l'attraversamento ripetuto delle strisce pedonali, per allentare il traffico, creare disagio e dunque attirare l'attenzione. L'incontro dei delegati della Cgil con il dirigente del Csa, Carmine Monaco, che aveva già espresso la sua contrarietà verso l'inaspettato "dono", non ha portato nulla di nuovo, perché l'ex provveditore non era presente. "Evidentemente - ha commentato la sindacalista Carla Franza - queste agende fanno paura a tutti: provveditore e prefetto rifiutano le copie. Che cosa ci possiamo fare se nemmeno gli insegnanti le vogliono? Questa riforma non piace, perché riduce i fondi per l'autonomia, l'organico di sostegno per gli alunni portatori di handicap, il tempo scuola".Alessandra Betto


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