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SCUOLA IN SCIOPERO Chiesto il nuovo contratto (C.D.M.) Il mondo della scuola incrocia le braccia per lo sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil. Anche negli istituti friulani i docen...
SCUOLA IN SCIOPERO
Chiesto il nuovo contratto
(C.D.M.) Il mondo della scuola incrocia le braccia per lo sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil. Anche negli istituti friulani i docenti, i dirigenti e il personale Ata che aderiranno alla protesta dei confederali domani si asterranno dal lavoro per l'intera giornata. Con questo sciopero, che si inserisce in quello generale del pubblico impiego, la scuola chiederà a gran voce il rinnovo del contratto biennale dei docenti e del personale Ata scaduto quattro mesi fa e rinnoverà la protesta contro la riforma Moratti. Ma si fermeranno anche i presidi, per rivendicare un nuovo contratto, dopo 28 mesi di attesa, per chiedere un'autonomia gestionale contro lo spoils system imposto dal governo e il bando di concorso ordinario per il reclutamento dei dirigenti scolastici.
Domani in piazza scenderanno anche i Cub scuola, che hanno dato al loro sciopero un taglio decisamente anti-morattiano, contro il nuovo corso imposto dal ministro "con cui - dice Mauro De Agostini, del coordinamento provinciale - giunge a compimento un processo di destrutturazione della scuola pubblica iniziato coi precedenti governi". L'esempio lampante dell'assunto, secondo i Cub, è "il trionfo della scuola azienda", che ha "parificato" scuole private e scuole statali, "una trasformazione che è andata ad esclusivo vantaggio dei diplomifici privati". Fortissima l'opposizione al primo decreto attuativo della riforma, che "ha ristrutturato il primo ciclo di istruzione all'insegna dello svilimento del servizio".