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Gazzettino-Scuola, in cassa mancano 12 milioni di euro

Scuola, in cassa mancano 12 milioni di euro A tanto ammonta il "debito" del ministero con gli istituti friulani. Erogati meno di un terzo dei fondi assegnati Nelle scuole della regione la cass...

21/10/2004
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Il Gazzettino

Scuola, in cassa mancano 12 milioni di euro
A tanto ammonta il "debito" del ministero con gli istituti friulani. Erogati meno di un terzo dei fondi assegnati
Nelle scuole della regione la cassa piange. Lacrime di euro. All'appello, denuncia la Cgil, mancano quasi 12 milioni di euro: soldi promessi, ma mai corrisposti dallo Stato per compensare le attività aggiuntive svolte dal personale lo scorso anno, per saldare l'Irap e per rimpinguare il fondo d'istituto.Agli istituti friulani e giuliani per il 2003-2004, ai sensi del contratto, spettano di diritto 17 milioni 273mila euro (di cui quasi 8 milioni 100 mila alla provincia di Udine e 4 milioni 110mila al Pordenonese), ma, finora, ne sono arrivati a destinazione soltanto 5 milioni 398mila. Meno di un terzo. Nei panni del debitore insolvente, ancora una volta, il ministero di viale Trastevere, che alle scuole della regione deve corrispondere la bellezza di 11 milioni 875mila euro. Se per il fondo di istituto 2003-04, per le indennità extra e gli straordinari del personale è arrivata una boccata d'ossigeno, grazie alla provvidenziale iniezione di euro (ma sui previsti 14 milioni 745mila ne mancano ancora più di 9, il 63\%), sono rimaste completamente a secco le "voci" di retribuzione per le funzioni strumentali dei docenti (1 milione 303mila euro che servono a compensare quei "prof" che svolgono funzioni di coordinamento o i collaboratori del preside) e per gli incarichi specifici di bidelli e amministrativi 1 milione 224mila). Oltre due milioni e mezzo di euro di cui, per ora, non c'è traccia. Ad aspettarli, spiega la Cgil per bocca di Antonio Luongo, "sono circa mille docenti in regione, di cui 500 in provincia di Udine e 250 a Pordenone, che hanno diritto ad avere in busta paga 2mila euro l'anno in più entro giugno. Invece, siamo ad ottobre, e queste somme non sono ancora state liquidate dallo stato". Ma, almeno, questi soldi, seppur non erogati, sono stati assegnati. Peggio va alle scuole a forte flusso di immigrazione o in aree a rischio, che avrebbero il diritto ad un budget di euro extra. Peccato che "queste risorse - spiega Luongo - non siano ancora state nè assegnate né tantomeno erogate". "È noto da tempo - conclude il segretario regionale della Cgil scuola - che gli istituti ricevono sempre meno risorse e non riescono più a pagare i servizi acquistati (telefono, smaltimento rifiuti) e le merci (carta, computer, materiali di pulizia): dei 6 milioni di euro spesi lo scorso anno solo 4 sono stati saldati dallo Stato.
Ora sappiamo che le scuole non pagano neppure le attività aggiuntive del personale che qualificano l'offerta formativa. Adesso il sospetto è che con l'assestamento di bilancio, entro novembre, il ministero non saldi tutto il suo "debito" con le scuole. È sempre più chiaro che l'attacco di questa politica è l'autonomia scolastica".

Camilla De Mori


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