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Gazzettino: Riforma, istruzioni per l'uso Nuove assemblee sui dubbi

Lo scopo degli incontri è mettere ordine nel guazzabuglio di ordini e contrordini ministeriali che generano disordine nella scuola.

21/09/2006
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Il Gazzettino

Fermento nella scuola pordenonese, al bivio tra la riforma Moratti e la cosiddetta "rivoluzione di velluto" dell'attuale ministro all'Istruzione Fioroni. Per risolvere dubbi e incertezze di questa fase transitoria, la Flc Cgil darà vita a una serie di assemblee, diffuse sul territorio, per docenti e non.

Lo scopo degli incontri, che si terranno la mattina (le ultime due ore di lezione) e il pomeriggio (dalle 14.30 alle 16.30), è mettere ordine nel guazzabuglio di ordini e contrordini ministeriali che generano disordine nella scuola. Sono tantissime le segnalazioni e le telefonate che riceve ogni giorno la segreteria del sindacato, presa d'assalto anche dalle famiglie che vogliono conoscere i futuri sviluppi della secondaria per scegliere al meglio il percorso di studi assieme ai propri figli. Tra gli argomenti all'ordine del giorno delle assemblee, la legge Finanziaria e l'elezione dei delegati per il Fondo previdenziale Espero, per il quale il nostro capoluogo registra un primato a livello nazionale: il 18 per cento di adesione, con circa 800 iscritti.

La tabella di marcia degli incontri è piuttosto intensa e sarà caratterizzata dalla presentazione di un vademecum, curato dalla Flc Cgil, per capire come muoversi nel marasma di questa scuola che cambia. Si comincia il 22 settembre, con la riunione del personale dei tre circoli didattici cittadini, quello di Porcia e Cordenons; il 25 settembre è la volta di elementari, medie e superiori di San Vito, Casarsa, Cordenons e Chions; il giorno successivo, tutti gli istituti dello spilimberghese e l'Istituto comprensivo di Travesio; il 27 settembre, tutte le scuole del maniaghese e gli istituti comprensivi di Montereale e Meduno; il giorno dopo, le medie di Sacile e tutte le scuole (direzioni didattiche incluse) di Fontanafredda, Caneva, Ipsia Brugnera, Aviano. Il 29 settembre è la volta dell'Istituto comprensivo di Fiume Veneto, Azzano Decimo e Zoppola, mentre il 2 ottobre si riuniranno le superiori di Pordenone e l'Istituto d'arte di Cordenons e il 3 ottobre la direzione didattica e la scuola media di Prata e l'Istituto comprensivo di Pasiano.

Tra i temi che maggiormente creano disaccordo e caos figurano l'abolizione della figura del tutor nella primaria e nella media, l'anticipo nella scuola dell'infanzia e la scelta dei percorsi opzionali: «Non sussistono i presupposti - spiegano Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese - affinché l'anticipo venga affrontato in sede di sequenza contrattuale. Inoltre, l'accordo sottoscritto con l'Aran contiene una norma proposta dalla parte pubblica che rende impraticabili i contratti di prestazione d'opera per la realizzazione delle attività facoltative». Ma non è tutto: «Il ministro Fioroni ha emanato una circolare con la quale chiede a insegnanti e dirigenti di soprassedere sull'applicazione delle modalità di valutazione previste dal portfolio e, pur rimandando la scelta all'autonomia delle scuole, ricordiamo che portfolio, dossier e cartelle sono forme di documentazione dei processi formativi, per le quali vanno escluse tassativamente ogni funzione di certificazione, attestazione e valutazione». Allo stesso modo, si rinvia all'autonomia delle singole istituzioni per la scelta di adottare o meno le indicazioni nazionali, ribadendo che sono da considerarsi quale assetto pedagogico, didattico e organizzativo transitorio.

Alessandra Betto


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