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Gazzettino-Pagelle "fai da te" e forse con lo sponsor.

SCUOLA La riforma e il principio di autonomia degli istituti costringerà i presidi di scuola media a improvvisarsi procacciatori d'affari. Pagelle "fai da te" e forse con lo sponsor. Sulla casell...

17/01/2005
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Il Gazzettino

SCUOLA La riforma e il principio di autonomia degli istituti costringerà i presidi di scuola media a improvvisarsi procacciatori d'affari.
Pagelle "fai da te" e forse con lo sponsor.

Sulla casella in bianco potrebbe essere scritto non sufficiente, distinto, ottimo. Oppure, con un po' di fantasia: pessimo, così e così, mitico. Un paradosso, ma fino a un certo punto, perché dalla prossima pagella, gli studenti di prima media cominceranno a fare i conti con la riforma. E con una forma di devolution scolastica che, in base al principio dell'autonomia dei singoli istituti, costringerà docenti e presidi a improvvisarsi tipografi e, in qualche caso, procacciatori d'affari.

A stabilirlo, più o meno esplicitamente, è la circolare 85 emanata dal ministero dell'Istruzione il 3 dicembre scorso in materia di valutazione degli alunni. Un documento atteso, dopo il varo della riforma Moratti già avviata nel primo ciclo d'istruzione, ovvero alle elementari e, da quest'anno, in prima media. Meno prevista la disposizione che i singoli istituti, già dal quadrimestre in corso, si dovessero arrangiare con le pagelle. Non solo nella definizione dei giudizi sintetici per la valutazione degli studenti, ma nella materiale predisposizione delle schede personali. Da Roma infatti, per il principio dell'autonomia, non arriverà più nulla, e le scuole dovranno stampare da sè - e prima ancora procurarsi le risorse per farlo - le fatidiche pagelle.

La circolare, naturalmente, dà alcune indicazioni in proposito. Per le classi seconde e terze rimangono in vigore i modelli nazionali, con l'onere di "provvedere alla riproduzione dei citati modelli", scaricabili dal sito del ministero. Per le prime classi va in vigore il "fai da te". Le scuole, in base alla circolare, possono procedere "ispirandosi al precedente modello oppure elaborando modelli diversamente impostati".

Si capisce così perché, ancora prima di Natale, prof e dirigenti scolastici informati della circolare ministeriale siano stati chiamati a una frenetica serie di riunioni per decidere il da farsi, cioè cosa e con quali criteri stampare entro fine gennaio, quando si concluderà il primo quadrimestre.

"Il disagio c'è - commenta Antonio Giacobbi, segretario della Cgil scuola del Veneto - ne abbiamo già discusso in una serie di riunioni a livello provinciale. Mancano parametri di riferimento nazionali, e mi domando cosa può succedere se un ragazzo, cambiando scuola, si trova ad affrontare criteri di valutazione differenti. Trovo poi indegno che, nella valutazione complessiva, sia stato inserito anche il comportamento, in base al quale uno studente ora potrebbe essere anche bocciato. Non era mai successo. Mi sembra che, con una buona dose di approssimazione e incapacità, si stia dando il colpo di grazia al sistema nazionale scolastico".

E forse al sistema nervoso del personale, che entro un paio di settimane dovrà trovare il tempo di definire i criteri per la valutazione degli allievi e, alla fine, provvedere alla stampa delle pagelle. Trovando, nelle pieghe dei magri bilanci scolastici, le risorse finanziarie per l'operazione. Cosa non proprio scontata, se si considerano i tagli che gli istituti devono subire, sempre in nome dell'autonomia.

Qualche docente ha già ipotizzato il ricorso a una forma di finanziamento esterno, in parole povere alla sponsorizzazione, per poter realizzare entro i tempi previsti, e con un adeguato risultato, le fatidiche pagelle. Un istituto superiore di Vicenza ha già deciso di percorrere questa strada, per riuscire a finanziare un progetto di educazione sessuale per gli studenti.

All'ufficio scolastico regionale, però, il problema non risulta. "Siamo ovviamente a conoscenza della circolare - spiegano a Venezia - ma dal Csa (Centro servizi amministrativi, il vecchio provveditorato; ndr) e dai docenti non ci sono stati finora segnalati problemi". Meno ottimistico il parere di genitori e comitati che, a Venezia, ancora a dicembre avevano "bocciato" il nuovo corso delle pagelle autoprodotte. "Ciò che viene chiesto ai docenti - scrive il Coordinamento veneziano per la difesa della scuola - è un pericoloso fai da te". Il bricolage della scuola.

Alberto Francesconi"


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