Gazzettino-Non si placa la polemica sui "prof" di religione
Cgil: "Assunti dal vescovo, pagati dallo Stato" Non si placa la polemica sui "prof" di religione È ancora polemica sul concorso riservato (titoli ed esami) per l'immissione in ruolo d...
Cgil: "Assunti dal vescovo, pagati dallo Stato"
Non si placa la polemica sui "prof" di religione
È ancora polemica sul concorso riservato (titoli ed esami) per l'immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica. La Cgil Scuola scende in campo, denunciando l'anomalia di quello che definisce un "canale alternativo di reclutamento" e, in particolare, l'inutilità dei corsi preparatori (a pagamento), curati dallo Ial, assieme alla Cisl regionale, che si terranno a Udine, nella sede sindacale di via Percoto.
Cattedra fissa dunque e status giuridico per un centinaio di docenti di religione cattolica, Idr, (inclusi tanti preti, suore e diaconi) nel Friuli Occidentale. Secondo le stime del sindacato, nei 51 comuni della provincia di Pordenone sono 130 i docenti di religione cattolica (materia facoltativa), dei quali ben il 70\% sarà assunto nei ruoli dello Stato. La dura protesta prende avvio dalla condizione indispensabile per l'assunzione a tempo indeterminato: l'idoneità all'insegnamento concessa dal vescovo. A fronte dei tanti Idr che raggiungono così l'agognato posto al sole, restano ai blocchi di partenza 100 mila precari storici di tutte le altre materie (obbligatorie), che da anni (molti da decenni) sono sottoposti all'estenuante staffetta delle supplenze e degli incarichi a tempo. Come se non bastasse, la situazione si appesantisce con la possibilità che gli Idr possano scavalcarli anche nell'insegnamento delle altre materie, nel momento in cui venisse meno il "placet" discrezionale della Curia sulla loro idoneità. Ma è sui corsi preparatori, coordinati da Antonio Bassi, segretario regionale della Cisl (uno dei relatori è Bruno Forte, ex dirigente scolastico regionale), che si scatena l'ira sindacale: "Questo percorso di formazione - denuncia il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - è completamente inutile e oltretutto costoso (120 euro), perché gli abilitati hanno già la certezza, nel giro di poco tempo, di entrare in ruolo. È evidente la differenza di trattamento rispetto ai precari storici, che per ottenere l'abilitazione devono frequentare i corsi biennali Ssis (post laurea), mentre per gli Idr è sufficiente il via libera della Curia. Per non parlare poi degli insegnanti delle scuole materne ed elementari, per i quali, non essendo laureati, non esistono percorsi che conducano all'abilitazione: si doveva pensare a istituire concorsi ordinari e riservati per sanare queste situazioni, prima di pensare agli insegnanti di religione cattolica".
A.B.