Gazzettino-Libri di testo e viaggi, il no dei prof
La protesta degli studenti si innesta in quella dei docenti. La Cgil: "Registriamo una massiccia adesione" Libri di testo e viaggi, il "no" dei prof Nonostante le dichiarazioni rassicuranti...
La protesta degli studenti si innesta in quella dei docenti. La Cgil: "Registriamo una massiccia adesione"
Libri di testo e viaggi, il "no" dei prof
Nonostante le dichiarazioni rassicuranti di alcuni dirigenti scolastici, rimane concreta la possibilità che le gite scolastiche quest'anno non abbiano luogo. Molto dipende dall'adesione o meno dei docenti delle scuole secondarie di Pordenone allo sciopero indetto dalla Cgil Scuola, che terminerà il 22 febbraio, parallelo alle agitazioni degli studenti, in atto in questi giorni, in molti istituti superiori.
Si tratta di una protesta diffusa e capillare che interessa diversi settori e mansioni, coinvolgendo tutte le figure professionali del mondo della scuola. Nel concreto, si propone al personale di scioperare nei primi 5 giorni di scrutinio stabiliti dal calendario di ogni singola scuola e, nella seconda fase, di espletare le operazioni di scrutinio, osservando meticolosamente le procedure previste.
Altre iniziative: astenersi dall'organizzazione dei viaggi di istruzione e dalla scelta dei libri di testo con il rinvio al mittente delle copie-saggio; per quanto riguarda il personale Ata (amministrativi, tecnici, ausiliari).
Nell'intero mese di gennaio sono state attuate altre due forme di protesta: l'astenzione dallo straordinario e dalle attività aggiuntive; per il personale docente della scuola dell'infanzia, l'astensione dall'attività di programmazione e dalle attività aggiuntive.
"Riscontriamo un'adesione massiccia - precisa Gianfranco Dall'Agnese, segreteria provinciale Cgil Scuola - al di là degli iscritti e in tutti gli istituti di ogni ordine e grado, sia in città, che in provincia. Finalmente l'opinione pubblica ha capito la serietà del problema. Se la riforma Moratti diventerà legge, la nostra lotta non si fermerà, perché continueremo a protestare anche nel periodo di transizione, tra l'approvazione della legge e la fase applicativa".
Dall'Agnese entra quindi nello specifico del nuovo calendario di agitazioni: "Abbiamo in programma anche il ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge delega e il referendum per stoppare queste iniziative che mettono in ginocchio la scuola pubblica, tagliando risorse umane e finanziare, preziose e indispensabili per garantire il diritto allo studio per tutti. Per questo invitiamo i lavoratori della scuola, i genitori, gli studenti e i cittadini alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma, il 12 aprile, in piazza San Giovanni".
A.B.