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Gazzettino-Le Regioni si schierano con Antonaz

SCUOLA A far scattare la miccia il testo sul secondo ciclo. L'#146;esponente della giunta Illy: "Questa è l'#146;unica soluzione" Le Regioni si schierano con Antonaz Ultimatum in Italia deg...

04/07/2005
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Il Gazzettino

SCUOLA A far scattare la miccia il testo sul secondo ciclo. L'#146;esponente della giunta Illy: "Questa è l'#146;unica soluzione"
Le Regioni si schierano con Antonaz
Ultimatum in Italia degli assessori all'#146;Istruzione al ministro: "Annulli il decreto, poi il dialogo"
Trieste
Le Regioni si schierano sulla stessa linea dell'assessore regionale Roberto Antonaz per lanciare al ministro Moratti il loro ultimatum: "Prima il ritiro del decreto legislativo sul secondo ciclo, poi il dialogo". Una posizione dura, assunta durante una riunione a Roma fra una ventina di assessori all'Istruzione e alla Formazione di tutta Italia. "Durante questo incontro, - dice Antonaz - ampiamente rappresentativo delle Regioni italiane (ma mancavano Lombardia, Veneto e Siciliandr), cui abbiamo partecipato io e l'assessore Cosolini, è stato approvato all'unanimità un documento, che sarà presentato giovedì alle 18 al ministro". Nel testo, gli assessori, dopo aver ricordato che "l'interruzione del dialogo è stata causata dall'avvenuta approvazione, in via preliminare, in Consiglio dei ministri, dello schema di decreto senza alcuna consultazione delle Regioni", hanno sottolineato che "la riapertura del dialogo", pure auspicata, "è condizionata dal ritiro dello schema di decreto", che va "integralmente rivisitato". A parere delle Regioni, "la ripresa di un confronto corretto è l'unica possibilità per il raggiungimento di una forte intesa su questa materia". Intesa che permetterebbe anche di "evitare un possibile futuro contenzioso costituzionale". Perché il testo attuale "è gravemente lesivo delle prerogative costituzionali delle Regioni". Quel decreto è tutto da rifare non solo perché secondo gli assessori, il sistema di formazione e istruzione non va diviso in due ma mantenuto unico, ma anche perché "è inapplicabile, perché si sta procedendo al buio senza un'adeguata verifica delle condizioni di fattibilità". Soddisfatto Antonaz, che contro il nuovo corso Moratti aveva proposto una "riforma regionale" alternativa, con il biennio unico. "Intanto - dice - andiamo avanti su questa strada per il ritiro della legge, che è la precondizione per una norma regionale. Questa che è stata assunta all'unanimità è l'unica posizione possibile, perché il decreto non è emendabile. Sono soddisfatto che tutti gli assessori si siano schierati sulla mia stessa posizione, con un documento di rottura che lancia un segnale anche alle scuole della nostra regione".

Camilla De Mori


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