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Gazzettino-LA SCUOLA RICICLA LE AGENDE RIFIUTATE

LA SCUOLA RICICLA LE AGENDE RIFIUTATE Come nelle migliori famiglie lo spreco è riprovevole. È questo lo spirito che anima Carmine Monaco, dirigente del Centro servizi amministrativi (ex Prov...

13/02/2004
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Il Gazzettino

LA SCUOLA RICICLA LE AGENDE RIFIUTATE
Come nelle migliori famiglie lo spreco è riprovevole. È questo lo spirito che anima Carmine Monaco, dirigente del Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato) che in questi giorni sta facendo ridistribuire le copie delle agende Moratti, "Una scuola per crescere", scaricate, la scorsa settimana, dalla Cgil Scuola davanti all'ingresso. Il rifiuto è l'espressione del 60\% dei docenti pordenonesi, i quali aborriscono il costoso "dono" che cozza contro i continui tagli alla progettualità e ai posti di lavoro. Una vicenda sgradita al direttore generale Pier Giorgio Cataldi. Il dirigente ha chiesto al sindacato se "le 2.211 agende sono state tutte riconsegnate da personale della scuola, dopo averle tranquillamente accettate all'atto della consegna da parte delle scuole stesse". Insomma, forse c'è stata persino una violenza. Inizialmente il dirigente del Csa aveva respinto le copie, ma appena le ha trovate accatastate davanti al portone, in una sorta di percorso murato, non ha potuto fare a meno di farle portare dentro. Un momento d'esitazione e, dopo, l'idea di "donarle" ai visitatori del Csa, genitori, studenti, cittadini e magari anche a quegli stessi docenti che hanno rispedito il cadeau ministeriale oppure a quelli che non l'hanno ancora ricevuto e si lamentano, perché impossibilitati a restituirlo. Insomma, nonostante l'atmosfera carnevalesca, la beffa non è proprio piaciuta: "Questa presa di posizione - denuncia Carla Franza, della Cgil Scuola - è un atto di disprezzo nei confronti di una protesta democratica, chiaro indice di una mancanza di rispetto verso i lavoratori che deplorano lo spreco di denaro pubblico per quest'opera, peraltro mai richiesta, utile soltanto a promuovere una riforma che respingiamo, assieme all'agenda stessa".Alessandra Betto


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