Gazzettino-La Risposta alla Moratti
Scuola, la risposta alla Moratti Rinviata la riunione del consiglio d'istituto: le maestre vogliono studiare la riforma Latisana Sull'accoglimento della riforma scolastica targata ministro Mo...
Scuola, la risposta alla Moratti
Rinviata la riunione del consiglio d'istituto: le maestre vogliono studiare la riforma
Latisana
Sull'accoglimento della riforma scolastica targata ministro Moratti, a Latisana è arrivata la fumata grigia da parte degli insegnati elementari, riuniti ieri in seduta di Collegio docenti. L'organo assembleare che, per ammissione del direttore regionale Bruno Forte, insieme al Consiglio d'istituto è chiamato ad esprimere un parere definitivo sull'avvio della sperimentazione, ha rinviato ogni decisione in merito a una riunione straordinaria indetta per la mattinata di domani. A docenti di elementari e materne affiliati al circolo didattico di Latisana non è andato giù il metodo, giudicato frettoloso e soverchiante, attraverso cui si è di fatto imposta una scelta da molti non condivisa, tanto che una delle due mozioni messe ieri al voto durante l'assemblea plenaria è stata addirittura l'archiviazione della proposta senza ulteriori discussioni. Alla fine è tuttavia prevalsa sulla logica della porta sbattuta in faccia al ministro la scelta di rinviare a domani la disamina delle numerose incognite legate alla riforma Moratti, prima fra tutte l'iscrizione anticipata alle classi prime della scuola elementare per bambine e bambini che compiano i 6 anni di età entro il 28 febbraio 2003. A questo proposito, una più attenta analisi del testo ministeriale permette senz'altro di precisare che l'anticipazione della frequenza scatterà soltanto in un circolo didattico per ciascuna provincia: si entrerà dunque in aula a 5 anni e mezzo, ma non è detto che ciò debba avvenire necessariamente a Latisana, e non a Villa Santina, l'altro comune udinese inserito nel test-Moratti. Maestro unico con 21 ore di insegnamento frontale settimanali, lingua inglese e alfabetizzazione informatica rivoluzionerebbero comunque l'assetto delle due classi prime attive nel plesso scolastico di Latisana capoluogo, l'unico interessato alla riforma, e questo a soli 13 giorni dall'avvio delle lezioni: il rischio evidenziato ieri dal Collegio docenti è dunque quello di una scelta compiuta senza il previo accertamento della disponibilità di spazi, tempi e personale necessario a concretarla. La quarantina di bambini iscritti oggi alla prima potrebbe infatti moltiplicarsi inopinatamente con la riapertura delle adesioni, tanto più che il testo della riforma precisa come "le iniziative di cui al presente decreto risultino più agevolmente realizzabili nei plessi in cui sono presenti più di due classi prime". Intanto fra gli insegnanti non si registra ufficialmente nessun "volontario" pronto a gestire la sperimentazione.
Davide Lorigliola