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Gazzettino-Insegnanti precari in prima fila allo sciopero di venerdì

Convegno della Cgil Scuola provinciale alla media "Lozer" in vista della manifestazione nazionale indetta dalla Triplice nel fine settimana Insegnanti precari in prima fila allo sciopero di venerd?...

24/03/2004
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Il Gazzettino

Convegno della Cgil Scuola provinciale alla media "Lozer" in vista della manifestazione nazionale indetta dalla Triplice nel fine settimana
Insegnanti precari in prima fila allo sciopero di venerdì
Saranno diversi i docenti precari che venerdì si uniranno alle file dei lavoratori aderenti alla manifestazione nazionale unitaria, che a Pordenone si caratterizzerà con il corteo da largo San Giovanni (partenza alle 9.30) e il comizio in piazza XX Settembre (alle 10.30). Sui motivi della protesta si è discusso ieri pomeriggio, nella scuola media Lozer, nel convegno della Cgil Scuola provinciale, al quale ha preso parte Luciano Lijoi, della segreteria nazionale.
Punto di partenza è stata l'analisi dettagliata delle conseguenze determinate - secondo il sindacato - dalla riforma Moratti, dalla Finanziaria 2004, dal decreto sugli organici, dalla proposta di legge sugli organici e dall'aggiornamento delle graduatorie. La grave situazione in cui versano i docenti precari rientra a pieno titolo, infatti, tra le motivazioni alla base dello sciopero generale che, per il comparto dell'istruzione pubblica, consistono, come riporta il volantino della Triplice, nella richiesta di "più investimenti, meno precarietà, più qualità; nella necessità di porre fine al taglio di posti di lavoro; in un piano di immissioni in ruolo per dare risposte ai precari; nelle risorse finanziarie certe per garantire il rinnovo del contratto relativo al biennio economico 2004/2005 e nel rinnovo del contratto dei dirigenti scolastici".Dai dati illustrati dal sindacalista Gianfranco Dall'Agnese sono emerse le prospettive ancor più nere per i tanti precari della scuola che da decenni fanno i conti con contratti a tempo determinato, rinnovi continui, assenza di certezze e, soprattutto, una dequalificazione della professionalità acquisita sul campo la quale, a ogni inizio anno, si scontra con la riduzione di risorse e posti liberi. "Secondo i calcoli sballati del ministero - ha tuonato Dall'Agnese - la materna regionale beneficerà soltanto di 13 posti in più, quando soltanto alla nostra provincia ne servono 8. Elementari e medie inferiori registrano un incremento notevole di richieste di tempo pieno e prolungato, di per sé insufficienti a ottenere qualche ulteriore insegnante. Per le superiori è ancora peggio: sale il numero degli alunni e il ministro riduce il numero dei professori. Il Friuli Occidentale se la passa peggio delle altre province, perché il numero degli alunni per classe diventerà sempre più elevato". Sulle intenzioni del Governo è intervenuto Lijoi: "La precarizzazione è sotto gli occhi di tutti, in questo settore più che in altri, perché il lavoratore è utilizzato come strumento "usa e getta". Basti pensare che da 2 anni non si fanno immissioni in ruolo e concorsi pubblici. Inoltre, i 15 mila posti promessi dalla Moratti sono una goccia nel mare, perché serviranno a coprire i posti liberi di insegnanti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari), che andranno ripartiti tra le scuole di ogni ordine e grado (dalle elementari alle superiori), sostegno incluso. Meglio, dunque, non farsi troppe illusioni".

Alessandra Betto


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