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Il sindacato chiede una legge quadro (cdm) - Politici, amministratori, sindacalisti, rappresentanti del Ministero, insegnanti e industriali. Tutti quelli che hanno un ruolo di peso nel futuro ...

28/04/2004
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Il sindacato chiede una legge quadro
(cdm) - Politici, amministratori, sindacalisti, rappresentanti del Ministero, insegnanti e industriali. Tutti quelli che hanno un ruolo di peso nel futuro della scuola friulana, giovedì 29 aprile, all'Hotel Belvedere di Tricesimo, ci saranno. Dal governatore Illy agli assessori Antonaz e Cosolini, dal presidente dell'Anci Pertoldi al direttore scolastico regionale Cataldi. Oltre, beninteso, a tutti i vertici della Cgil, che ha organizzato il convegno, dal segretario regionale Colussi al segretario nazionale Cgil scuola Panini.
Unparterre de roi riunito dal sindacato, con un obiettivo preciso: far pressing sulla Regione, con la presentazione di una proposta di "riforma" e ammodernamento del sistema di istruzione e formazione regionale. Come spiega il segretario regionale della Cgil Scuola, Antonio Luongo, "ci poniamo l'obiettivo esplicito si sollecitare il nuovo governo regionale perché operi affinché le titolarità che la Costituzione e le leggi hanno assegnato alla Regione siano agite.

Argomenteremo la richiesta di una legge quadro sull'istruzione e la formazione che indichi i grandi obiettivi da perseguire a livello regionale in modo da orientare l'azione di tutti i soggetti che operano nella formazione, che definisca gli strumenti per la programmazione territoriale e della verifica dei risultati, individui i soggetti rappresentativi di interessi, stabilisca le procedure per assicurare la partecipazione di tutti i soggetti sociali e istituzionali a concorrere alla programmazione regionale". Se la Cgil tira per la giacchetta la Regione è perché "siamo convinti che il nostro sistema di istruzione e formazione rischia il declino sia a causa delle politiche neo liberiste di questo governo sia perché a livello regionale non sono state utilizzate tutte le opportunità offerte dallo Statuto regionale e della recente riforma del titolo V della Costituzione".

E, poi, c'è la nuova Europa dietro l'angolo, con l'allargamento ad est dell'Ue: un'occasione di nuove opportunità di sviluppo, ma anche una sfida davanti alla quale la scuola friulana, dice Luongo, non può farsi trovare impreparata. Al convegno di giovedì, in mattinata, dopo la relazione introduttiva di Luongo, interverrà il direttore scolastico regionale Pier Giorgio Cataldi ed a seguire il presidente regionale di Confindustria, Piero Della Valentina. In rappresentanza dei Comuni parlerà Flavio Pertoldi, presidente dell'Anci, mentre per l'Upi, ci sarà Giorgio Brandolin, presidente della Provincia di Gorizia. Prima delle conclusione dei lavori della mattinata che saranno fatte da Ruben Colussi, segretario regionale della Cgil, prenderà la parola l'assessore regionale alla formazione professionale Roberto Cosolini. Ma il vero pezzo forte arriverà nel pomeriggio, con l'attesissimo intervento del presidente della Giunta regionale Riccardo Illy, che seguirà quello dell'assessore regionale all'Istruzione Roberto Antonaz. A chiudere i lavori, le conclusioni della secondaguest star della giornata, il segretario nazionale Cgil Scuola Enrico Panini.

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