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Gazzettino-Il ministro Moratti sta distruggendo la scuola pubblica"

Il ministro Moratti sta distruggendo la scuola pubblica" "Il ministro Moratti vede che né il mondo della scuola né le famiglie la stanno seguendo, ed è per questo che ha scelto di rivolgersi solo ...

24/03/2004
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Il Gazzettino

Il ministro Moratti sta distruggendo la scuola pubblica"
"Il ministro Moratti vede che né il mondo della scuola né le famiglie la stanno seguendo, ed è per questo che ha scelto di rivolgersi solo a una parte di opinione pubblica". Questa la conclusione a cui è giunta Maria Grazia Pagano, della commissione pubblica istruzione del Senato e responsabile del settore scuola dei Ds. La senatrice ha animato alla Gran Guardia un convegno sulla situazione della scuola pubblica, organizzato dai Democratici di sinistra e dalla Sinistra giovanile.
"Stiamo passando dalla riforma scolastica ai decreti attuativi ha sottolineato Pagano e per la prima volta si è visto come le famiglie abbiano capito che in realtà si sta distruggendo la scuola pubblica. L'istruzione è diventata il reparto tagli e risparmi del Governo, e sono le cifre delle varie leggi Finanziarie a parlare chiaro". Partendo da quella del 2002 si è visto infatti che sono stati tagliati alla scuola circa 40 milioni di euro e 8.725 cattedre. Per il 2003 è stato registrato un ulteriore taglio di 44 milioni di euro e di circa 12.500 cattedre, mentre per quest'anno si è arrivati a 60 milioni di euro in meno. "A questo si aggiunga il fatto che il tempo pieno mette a rischio 40mila posti di lavoro prosegue la senatrice il ministro continua a negare i tagli, affermando invece che ha messo in cantiere 60mila posti in più. Si tratta però di posti già calcolati dal Governo precedente, in realtà l'attuale ne ha stanziati 15mila, per docenti e Ata, in tutta Italia e per qualsiasi graduatoria".

Anche gli anticipi della scuola dell'infanzia non risultano essere partiti, visto che mancano le condizioni adatte, e per quanto riguarda il tempo obbligatorio della mattina, si passa da 30 a 27 ore settimanali, decurtando lezioni di italiano e inglese. "Nonostante tutto questo il ministro afferma ancora di puntare sulla qualità della scuola conclude Pagano come opposizione abbiamo ora il dovere di presentare proposte di riforma alternative. Abbiamo contatti con la parte sindacale e dobbiamo puntare al miglioramento dell'istruzione. E' necessario che il mondo della scuola parli al Paese se si vuole cambiare qualcosa". "E' giusto che i ragazzi abbiano la possibilità di scegliere che fare si aggancia Vito Piccininno, responsabile provinciale della scuola per i Ds certo non a 12 anni, e comunque indipendentemente dal reddito della propria famiglia. L'obbligo scolastico va ampliato al biennio delle superiori, e vanno restituiti finanziamenti ai singoli istituti, attraverso il principio dell'autonomia scolastica".


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