Gazzettino-I sindacati: "Senza una svolta sarà scontro duro"
FINANZIARIA Monta la protesta di Cgil, Cisl e Uil nel pubblico impiego: "Chiediamo risorse aggiuntive per i contratti". E avvertono: "Lo sciopero di 8 ore sarà solo l'#146;inizio" I sindacati: "Se...
FINANZIARIA Monta la protesta di Cgil, Cisl e Uil nel pubblico impiego: "Chiediamo risorse aggiuntive per i contratti". E avvertono: "Lo sciopero di 8 ore sarà solo l'#146;inizio"
I sindacati: "Senza una svolta sarà scontro duro"
Oggi il varo della manovra da 24 miliardi. Le Regioni sul Fondo sanitario nazionale: "Eccellente base di partenza"
Roma
NOSTRA REDAZIONE
Alle 17,30 di oggi il consiglio dei ministri si riunisce per varare la finanziaria, una manovra prevista in 24 miliardi. La finanziaria sarà di 24 miliardi così divisi: 7 miliardi dal tetto del 2 per cento alle spese pubbliche, 7 arriveranno dalle una tantum e 7 da misure fiscali varie come la "manutenzione della base imponibile" che prevede, tra l'altro, una revisione degli studi di settore. I 3 miliardi rimanenti saranno recuperati con altre misure ancora non note. L'esecutivo ha ribadito che non è allo studio "alcuna revisione dell'imposizione immobiliare".
Intanto, intanto, monta la protesta del sindacato, che si prepara ad iniziative di lotta nel pubblico impiego, chiedendo che nella manovra siano previste risorse aggiuntive per i contratti del pubblico impiego. Risorse non da poco, giacché la richiesta è di un aumento dell'8 per cento contro un'offerta del 3,7. Cgil, Cisl e Uil avvertono il governo che, senza una svolta nella vertenza per il rinnovo contrattuale, il pacchetto di otto ore di sciopero nel pubblico impiego segnerà solo l'inizio di un percorso di mobilitazione destinato ad intensificarsi. Inoltre, a parere di Epifani (Cgil), quella che sta per avere il via libera è "una finanziaria che non affronta né i nodi dello sviluppo né quelli della difesa del reddito. Il quadro che se ne ha è assolutamente negativo".
Il ministro per le Politiche Comunitarie, Buttiglione (Udc), ribadisce intanto che la finanziaria non stabilirà "tagli", ma indicherà "tetti di spesa che contengano gli aumenti al 2 per cento", e aggiunge: "Ho sempre sostenuto che possano esserci sforamenti per scuola, università e ricerca. La difesa? Non lo so, ma non lo escludo: abbiamo diecimila persone in giro per il mondo o tornano indietro o dobbiamo garantire che possano rimanere nel modo migliore". Sempre a proposito del limite alle spese del 2 per cento, il ministro della Funzione Pubblica, Mazzella, commentando il pacchetto di otto ore di sciopero dei lavoratori pubblici indetto dai sindacati confederali, specifica che "sono scelte collegiali, prese dal consiglio dei ministri e condivise da tutti i ministri. Anche se in un periodo di vacche magre è più difficile sopportare dei sacrifici".
Con la finanziaria, lo Stato mette a disposizione del Fondo sanitario nazionale, per il 2005, 88,2 miliardi, giudicati dal presidente della Conferenza delle Regioni, Ghigo, una "eccellente base di partenza". Al termine dell'incontro con Siniscalco, Ghigo ha osservato che "con queste risorse ed eventuali piccoli aggiustamenti non sarà necessario aumentare le tasse locali".
Durissimi i giudizi delle opposizioni. Il responsabile economico dei Ds, Bersani, commenta intanto la politica economica del ministro Domenico Siniscalco affermando: "Siamo delusi. Non fa che edulcorare la realtà, sembra un sofficino, un ministro di peluche". Molto critico anche l'ex ministro delle Finanze dell'Ulivo, Visco: "È una situazione di propaganda molto efficace, Siniscalco sembra piacere a tutti", ma, aggiunge, "mi auguro che non sui arrivi ad una situazione di imbroglio sistematico".
C.G.