Gazzettino-Graduatorie, regna la confusione
SCUOLA In attesa dello sciopero del 15 novembre riflettori puntati sulle incertezze relative alla situazione delle supplenze Graduatorie, regna la confusione Mentre c'è attesa per lo sciop...
SCUOLA In attesa dello sciopero del 15 novembre riflettori puntati sulle incertezze relative alla situazione delle supplenze
Graduatorie, regna la confusione
Mentre c'è attesa per lo sciopero generale di lunedì 15 novembre, anche in Polesine la scuola fa i conti con la mancata definizione delle graduatorie di seconda e terza fascia. Che, in pratica, costringe i dirigenti scolastici, confusi dal susseguirsi di circolari ministeriali e disposizioni della direzione regionale del Csa, spesso contrastanti, ad applicare la vecchia graduatoria 2003/04 nell'attribuzione delle supplenze brevi. "La confusione tra le indicazioni del ministero dell'Istruzione e quelle della direzione regionale - spiega Teresa Bradiani della Cgil-scuola di Rovigo - mette i dirigenti scolastici nella situazione di subire dei ricorsi, in qualsiasi modo agiscano. La scadenza per la presentazione delle graduatorie dei precari in cerca di un posto da supplente era per il 10 settembre. Ora siamo a metà novembre e i punteggi non sono ancora stati aggiornati". Così per assegnare le supplenze temporanee si applica ancora la vecchia graduatoria. "Un altro motivo di confusione - dice Bradiani - è che i punteggi aggiornati concederebbero ai docenti la possibilità di trasferirsi a insegnare anche in un'altra provincia, invece per ora resta la vecchia graduatoria a decidere i trasferimenti. Quando ci sarà quella nuova, che succederà?".Le incertezze, così, si sommano alle rivendicazioni che la confederazione di Cgil, Cisl e Uil ha messo alla base dello sciopero generale di lunedì. L'elenco delle istanze è lungo e parte dal mancato rinnovo dei contratti. "La valenza economica dei contratti della scuola è scaduta nel dicembre del 2003: significa che l'aggiornamento è vacante quasi da un anno - spiega Teresa Bradiani -. La protesta riguarda anche i tagli degli organici e quelli nel personale Ata". Cioè gli assistenti tecnici e scolastici, e gli impiegati delle segreterie, ai quali, spiega la rappresentante di Cgil scuola, sono stati assegnati compiti che prima erano svolti dagli ex provveditorati. "Il personale delle segreterie scolastiche si deve occupare delle domande di pensionamento e della ricostruzione delle carriere, per esempio. Ma sta svolgendo queste funzioni con gli stessi organici, e senza aver frequentato dei corsi di formazione specifica", dice Bradiani. Lo sciopero di lunedì, inoltre, è "contro una riforma scolastica che non è una riforma, perché riduce l'orario scolastico, viene attuata senza risorse, e taglia la qualità dell'offerta formativa". I sindacati, infine, protestano per il disegno di legge che ridefinisce lo stato giuridico degli insegnanti. "Secondo la proposta - spiega Teresa Bradiani - la valutazione delle carriere dei docenti dovrebbe passare ai distretti scolastici, e il reclutamento degli insegnanti sarebbe preceduto da un periodo di praticantato. Poi, a decidere le assunzioni in ogni istituto sarebbe una commissione interna, formata dal dirigente scolastico, due insegnanti di ruolo e un rappresentante dei genitori".
Nicola Astolfi