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Gazzettino-Gli studenti disertano i "tecnici" per i licei

SCUOLA Bilancio iscrizioni: le domande Gli studenti disertano i "tecnici" per i licei Il dirigente Amat: "Tendenza a Udine" La "liceizzazione" avanza a passo di marcia anche in provincia di...

26/01/2006
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Il Gazzettino

SCUOLA Bilancio iscrizioni: le domande
Gli studenti disertano i "tecnici" per i licei
Il dirigente Amat: "Tendenza a Udine"
La "liceizzazione" avanza a passo di marcia anche in provincia di Udine. Se ancora è presto per tracciare il bilancio delle iscrizioni della prossima annata (la scadenza era ieri), in attesa che tutte le domande siano state trasmesse dalle scuole medie alle superiori, già i presidi mettono in preventivo una nuova fuga degli studenti dagli istituti tecnici verso i licei, incoraggiata dalla riforma Moratti. "È una tendenza generale che vale anche qui: anche se a Udine il Malignani continua a mantenere la sua forza di attrazione, i licei attirano molto", dice Lorenzo Amat, dirigente dello scientifico Marinelli, già alla guida dell'Iti di viale da Vinci. A preoccuparsi per la "diserzione" dei primini, però, sono i suoi colleghi dei tecnici. Come Franco Sguerzi, preside del Marinoni, che ammette: "Ancora dati sull'andamento delle iscrizioni non ce ne sono ma il timore di una fuga verso i licei c'è: la scelta fra un liceo tradizionale e uno tecnologico, come il nostro, dopo la riforma sarà ancora più difficile che in passato. Fino all'anno scorso il Marinoni ha sempre visto aumentare il numero di nuovi iscritti, ma ci sono altri tecnici, come il Malignani, che hanno avuto cali anche di riilievo. Man mano che si avvicina la scadenza del 2007 le famiglie si pongono il problema e molte preferiscono iscrivere i figli al liceo". Un fenomeno diffuso in tutta Italia, ma che, come rileva il nuovo segretario regionale della Cgil Flc Paolo Cicconofri, "in Friuli è ancora più marcato che nel resto del Paese. La tendenza alla "liceizzazione", che probabilmente emergerà anche quest'anno, è una cosa sbagliatissima, perché fa dimenticare che, invece, i ragazzi che escono dai tecnici hanno ancora sbocchi notevoli nel mondo del lavoro. Al commerciale Mattiussi di Pordenone, dove insegno, le richieste delle aziende sono così numerose che facciamo fatica a soddisfarle. Inoltre, in questo modo si smantella questa parte di istruzione pubblica, lasciando pochissimo dall'altra parte, ovvero una formazione professionale non fatta bene. Anche i corsi triennali integrativi fatti con un accordo con la Regione non risolvono il problema". D'altronde, del fatto che "occorra alzare il livello culturale di base dei ragazzi" Cicconofri, 56 anni, di origini marchigiane, ha fatto uno dei leitmotiv del suo intervento al congresso che, recentemente, ne ha deciso la nomina a nuovo segretario regionale al posto di Antonio Luongo, che, dopo 8 anni di onorato servizio al vertice della segreteria regionale, ha deciso di farsi da parte, rispettando la regola aurea della "scadenza temporale" che vige all'interno della Cgil. In attesa di sapere quale sarà il futuro di Luongo, Cicconofri, iscritto al sindacato dal '76 e già segretario pordenonese della Cgil scuola negli anni '80 nonché membro della segreteria regionale della Flc, ha già iniziato a buttarsi nella mischia. Con idee molto precise. "Vorrei che in futuro la Cgil Flc regionale fosse più vicina ai suoi iscritti: anche per questo ho scelto di non chiedere il distacco e di continuare a insegnare Lettere al Mattiussi".
Camilla De Mori


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