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Gazzettino-Docenti di tecnica, la scure Moratti

Assemblea degli insegnanti che rischiano il posto con la riforma delle superiori. In 140 col fiato sospeso Docenti di tecnica, la scure Moratti Fermare a tutti i costi la bozza di decreto c...

26/02/2005
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Il Gazzettino

Assemblea degli insegnanti che rischiano il posto con la riforma delle superiori. In 140 col fiato sospeso
Docenti di tecnica, la scure Moratti
Fermare a tutti i costi la bozza di decreto che ridisegna la scuola superiore, prima che passi l'approvazione del Consiglio dei Ministri. È in sintesi uno degli obiettivi emersi, mercoledì, nel corso dell'incontro della Cgil Scuola, all'Istituto tecnico industriale Kennedy, per fare il punto sull'applicazione della seconda tranche della riforma Moratti, che dispone un taglio di cattedre notevole, specie per le materie tecniche.
La riunione era dedicata ai docenti tecnico-pratici e a quelli addetti ai laboratori, che pagheranno lo scotto maggiore. L'incertezza è la parola d'ordine di questo comparto, che potrebbe essere smembrato tra le scuole che si trasformeranno in licei tecnici e tra quelle che passeranno alla formazione professionale, presto di competenza regionale. In provincia sono 140 i lavoratori con il fiato in sospeso, visto che dalle prime indicazioni dei sindacati quasi il 50\% dei docenti delle superiori è a rischio posto di lavoro. "Nel disegno della Moratti - ha detto tra l'altro Pino Patroncini, Centro nazionale Cgil - la cultura tecnologica non costituisce il nucleo centrale sul quale si regge l'istruzione. Per il ministero contano soltanto le materie letterarie e matematiche, nei licei saranno ridotte a una decina di ore la settimana; nella formazione professionale non se ne sa ancora nulla, ma probabilmente spariranno".

L'incertezza della categoria sul destino di questi docenti e delle scuole tecniche in generale spiega, in sostanza, l'orientamento di tantissime famiglie pordenonesi che hanno preferito iscrivere i ragazzi ai licei, perché si pensa che saranno meno oggetto di trasformazioni. Ma non è così, secondo la Cgil Scuola: "La distinzione tra ore obbligatorie, opzionali e facoltative complica le cose - ha spiegato il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - Nei licei classico e scientifico avremo un calo di circa 5 mila addetti, nel caso che si consideri soltanto l'orario obbligatorio, mentre non ci saranno riduzioni significative se nell'organico di diritto entreranno anche le ore opzionali. Negli istituti tecnici, invece, se si calcola soltanto l'orario obbligatorio, si rischia di perdere oltre a un quarto dell'orario scuola, equivalente a oltre un quarto di docenti: circa 22 mila insegnanti". Da qui l'appello rivolto ai professori e ai capi di istituto: "Convocate il Collegio docenti ed esprimetevi su questa riforma. È necessario far sentire la nostra voce".

A.B.


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