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Gazzettino-Cinquemila precari sulla graticola per tutta l'estate

Cinquemila precari sulla graticola per tutta l'estate (cdm) Cinquemila precari friulani sotto "sequestro" per tutta l'estate, condannati, mentre i comuni mortali si godono le meritate ferie, a...

12/07/2004
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Il Gazzettino

Cinquemila precari sulla graticola per tutta l'estate
(cdm) Cinquemila precari friulani sotto "sequestro" per tutta l'estate, condannati, mentre i comuni mortali si godono le meritate ferie, a restare sulla graticola in attesa della convocazione per una nomina. Il ritratto dell'Inferno dei "prof"? No, soltanto la previsione della Cgil scuola sul prossimo futuro dei docenti friulani.
Le premesse ci sono tutte. Già le modifiche alle nuove regole varate dal governo - che dovrebbero stabilire il rinvio del termine per le immissioni in ruolo al 20 agosto, la cancellazione della retroattività, la restrizione di campo per il "bonus" montagna e per i servizi aspecifici - sono slittate al 13 luglio, lasciando i precari con il fiato sospeso. Ma c'è di più. Perché, ricorda Antonio Luongo (Cgil), "non c'è nessun emendamento che proroghi dal 31 luglio al 31 agosto il termine per l'effettuazione delle nomine di supplenza da parte dei Csa". Ergo, conclude Luongo, visto che "i Csa non riusciranno a concludere le nomine di supplenza entro il 31 luglio, le dovranno fare (quando?) le singole scuole. Insomma, le norme recentemente approvate hanno solo fatto perdere un mese di tempo all'amministrazione".

Perché cambiare le regole in corsa, quando i tempi stringono, non è certo la migliore delle prassi. Se il Parlamento varerà le modifiche, "è chiaro che - per un tempo non quantificabile - i Csa saranno impegnati nel riesame delle domande. A meno di misure eccezionali l'amministrazione non sarà in grado di pubblicare le graduatorie prima di fine agosto o forse anche dopo. In tale eventualità di nomine se ne parlerà a settembre". Per i precari, quasi 5mila in Friuli, questo vorrà dire "essere obbligati a rimanere in città fino ad allora. Un sequestro bello e buono", dice Luongo. Che denuncia: "Il caos è voluto. Il ministro mira così a dimostrare che sarebbe meglio passare alla chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi". La Cgil chiederà a Cataldi, di stilare un piano per gestire l'emergenza e di dettare tempi e scadenze precise. In ballo, ci sono quasi 2.200 assunzioni a tempo determinato, secondo le stime della Cgil, che prevede che, nonostante i tagli e i pensionamenti, il numero delle supplenze sarà lo stesso del 2003: 2242 in tutta la regione (il 17\% sull'organico, che diventa il 21\% alle superiori), di cui oltre la metà (1113) a Udine, dove era vacante il 18\% dei posti con punte del 46\% fra gli educatori e del 26\% alle superiori, e 518 nel Pordenonese, che dovrà coprire con le supplenze il 15\% delle cattedre, il 18\% nelle superiori.


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