Gazzettino-Brusco stop al nuovo tempo pieno ...
Brusco stop al nuovo tempo pieno ... Brusco stop al nuovo tempo pieno nelle elementari friulane. Colpa della coperta corta degli organici, che, tira da una parte, tira dall'altra, alla fine la...
Brusco stop al nuovo tempo pieno ...
Brusco stop al nuovo tempo pieno nelle elementari friulane. Colpa della coperta corta degli organici, che, tira da una parte, tira dall'altra, alla fine lascerà scoperte le nuove richieste di tempo scuola che arrivano dalle famiglie, penalizzando soprattutto la nostra provincia. Per rispondere alla domanda crescente dei genitori, i presidi della regione hanno chiesto circa 60 classi di tempo pieno in più (di cui 27 in provincia di Udine e una ventina a Pordenone), classi che con buona probabilità non saranno autorizzate.
Iltaglia e cuci della direzione scolastica regionale non è bastato a coprire tutti i "buchi" lasciati aperti dalla esigua dotazione ministeriale. E, d'altronde, era operazione ardua. Nonostante l'aumento di 1216 alunni nelle scuole della regione (di cui 456 in provincia di Udine e quasi 200 a Pordenone), il Ministero ha tagliato 63 posti dietro le cattedre. Colpa di un grossolano errore di calcolo, accusano i sindacati: il Miur, infatti, si è basato non sul dato reale delle iscrizioni, ma su una proiezione al ribasso, sottostimando il numero complessivo degli alunni, "un modo di procedere inaccettabile", sottolinea Paolo Minute (Cisl). Per cercare di riparare allo "scippo" romano, ieri la direzione regionale ha presentato ai sindacati la sua proposta: azzerare il taglio di posti alle elementari recuperando i 34 docenti in più assegnati alle medie, i 20 posti concessi dal ministero per la lingua straniera e cancellando con un tratto di penna i 18 progetti autorizzati nelle scuole di ogni ordine e grado. Un'operazione di sartoria e rammendo che ha fatto saltar fuori una settantina di posti. "Ma anche così - dice Antonio Luongo (Cgil) - , la dotazione non basterà a dare soddisfazione compiuta a tutte le richieste che provengono dalla scuola elementare. La direzione, infatti, non ha considerato la sessantina di domande di nuove classi di tempo pieno, che non saranno accolte. E questo nonostante il presidente del consiglio abbia promesso a tutti i genitori italiani che il 100 per cento della richiesta di tempo pieno sarebbe stata accolta".
"A fronte della ventilata disponibilità di un'ulteriore espansione del tempo pieno, nella realtà non autorizzeranno le nuove richieste. E' inaccettabile", gli fa eco Minute. Non solo, aggiunge Luongo: "Nelle elementari saranno cancellati 7 progetti e verrà ridotto il tempo della compresenza dei docenti, con la generalizzazione del modello che vuole 4 insegnanti su 3 classi invece che 3 su 2. Inoltre, saranno distribuiti 14 posti in meno per il sostegno".
Uno scenario fosco, che i sindacati confederali, compatti, respingono al mittente. La prossima settimana, in occasione dell'esame congiunto, Cgil, Cisl e Uil si apprestano a formalizzare la loro contrarietà alla proposta della direzione regionale, con un documento comune.
Camilla De Mori