Gazzettino-Battaglia sui "prof" di religione
Battaglia sui "prof" di religione Cgil: "Scorciatoia che lascia a casa centinaia di altri precari". Sindacato pronto a fare ricorsi Nuovo passo avanti sul percorso dell'immissione in ruolo di ...
Battaglia sui "prof" di religione
Cgil: "Scorciatoia che lascia a casa centinaia di altri precari". Sindacato pronto a fare ricorsi
Nuovo passo avanti sul percorso dell'immissione in ruolo di un centinaio di insegnanti di religione cattolica del Friuli Occidentale (15 mila in Italia). Ma è già polemica con le organizzazioni sidnacali. Scadeva nei giorni scorsi il termine ultimo per consegnare all'ufficio scuola della curia vescovile la relazione scritta che rappresenta un'integrazione alla preparazione per l'assunzione definitiva, successiva al certificato di idoneità del vescovo e al mega concorso regionale riservato per titoli ed esami. I docenti interessati hanno infatti ricevuto un "pacchetto formativo", sul quale hanno prodotto, rispondendo a domande predisposte, uno scritto (da 3 a 10 cartelle) presentato entro il 20 novembre al direttore dell'Ufficio scuola della Curia, che concederà, verso la metà dicembre, il certificato di idoneità, rilasciato dal vescovo. Nel concreto, il documento, che attesta il "via libera" all'insegnamento della religione cattolica (materia facoltativa), avverrà nel corso di un'assemblea generale degli insegnanti di religione della diocesi di Concordia e Pordenone. Attualmente sono 140 quelli operanti, specialisti e incaricati, dalle materne alle superiori, dei quali ben il 70\% (con almeno 3 anni di servizio, ndr) sarà assunto nei ruoli dello Stato. Presupposti fondamentali per la partecipazione al mega-concorso sono 4 anni di servizio continuativo negli ultimi 10 anni per un orario complessivo non inferiore alla metà di quello dell'obbligo e il certificato di idoneità, rilasciato dall'Ordinario diocesano non prima di 90 giorni rispetto alla scadenza dei termini di presentazione della domanda. Seguiranno i corsi di aggiornamento che hanno l'obiettivo di rinnovare la preparazione teologica, pedagogica e didattica e, in linea di massima, corsi di autoformazione.
Contro questo alternativo "canale di reclutamento" scende in campo la Cgil provinciale, pronta anche a fare ricorsi in tutte le sedi. "E' una legge incostituzionale - tuona ancora il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - poiché prevede assunzioni che violano platealmente il principio costituzionale dell'accesso alla pubblica amministrazione per concorso, dando priorità alla valutazione sostanziale di un altro Stato, la Chiesa, che così facendo prevarica lo Stato Italiano, contravvenendo la sostanziale parità di trattamento dei cittadini".
Ma è il fronte dei precari, quello degli storici, che fa ancor più infiammare gli animi. "Mentre tanti docenti di religione raggiungono l'agognato posto al sole - denuncia ancora la Cgil - restano a piedi i 150 mila precari di tutte le altre materie (obbligatorie), che da anni vengono sottoposti alla staffetta delle supplenze e degli incarichi a tempo. Oltretutto, gli "storici" potranno essere scavalcati anche sulle proprie cattedre, nel momento in cui venisse meno il "placet" discrezionale della Curia sull'idoneità".
A.B