FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3784951
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Gazzettino-ASSEDIO"PER I POSTI TAGLIATI

Gazzettino-ASSEDIO"PER I POSTI TAGLIATI

ASSEDIO"PER I POSTI TAGLIATI (A.B.) Il sit-in indetto dalla Cgil Scuola per difendere i diritti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario del Friuli Occidentale non poteva essere pi?...

15/05/2004
Decrease text size Increase text size
Il Gazzettino

ASSEDIO"PER I POSTI TAGLIATI
(A.B.) Il sit-in indetto dalla Cgil Scuola per difendere i diritti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario del Friuli Occidentale non poteva essere più tempestivo. Da ieri, infatti, gli istituti scolastici stanno ricevendo i primi fax del Ministero che li informa dei tagli ai posti di lavoro dei collaboratori scolastici, ausiliari in testa. Per Pordenone il tetto massimo è indicato in 1.153 unità, con una riduzione di un centinaio di posti per le assunzioni a termine. L'assedio al Centro servizi Amministrativi (ex Provveditorato) è cominciato verso le 15.30, quando un nugolo di dipendenti della scuola si è parato davanti all'ingresso dello stabile, striscioni, cartelli, bandiere e insegne alla mano, per protestare contro la riforma Moratti e la politica del governo Berlusconi che punta al risparmio, gravando quasi esclusivamente sulle spalle di questo comparto, alle prese con un precariato diffuso e crescente. "Nonostante l'aumento del numero degli studenti - ha detto tra l'altro Adriano Zonta, responsabile del settore per la Cgil Scuola - si è deciso di tagliare posti di lavoro e risorse a vantaggio di altre Amministrazioni e, in parte, per far decollare questa riforma. Nel giro di 3 anni la scuola italiana perderà circa 30 mila Ata e nessuno protesta, quando invece per i 7 mila posti dello stabilimento Fiat di Melfi si è il mondo politico ed economico del Paese. Non contiamo proprio nulla? Non direi proprio, visto le mansioni che ricopriamo: l'accoglienza, la collaborazione con i docenti, oltre alle mansioni di segreteria e a quelle di carattere tecnico sempre più onerose, visto l'aumento dei carichi di lavoro determinati dal maggiore decentramento".L'anello più debole, secondo Zonta, sono i precari, ossia i collaboratori assunti a tempo determinato ogni anno alle prese con il rinnovo, sempre incerto. "Su circa un migliaio di Ata - continua - il 40\% è costiuito da loro, la colonna portante dell'istruzione pubblica anche perché molti sono "storici", ossia di fatto operativi da quasi un decennio, ma con una busta paga inferiore ai mille euro".Questi e gli altri motivi della protesta sono stati riportati in una missiva, indirizzata al ministro Moratti, che i manifestanti hanno consegnato al provveditore. Nella stessa, il personale Ata ha chiesto "il blocco del taglio degli organici, la garanzia alle scuole di un organico funzionale, oltre alla concessione di organici indispensabili per supportare il personale inidoneo al servizio". Con una precisazione: "Ciò al fine di assicurare un servizio pubblico funzionale, efficiente e di qualità alle famiglie e, dall'altro, la stabilità lavorativa e la tranquillità per i lavoratori della scuola stessi".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL