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Gazzettino-Anticipatari, occorrono progetti e risorse

SCUOLA Si è svolto ieri sera un incontro sulle materne promosso dalla Flc-Cgil con la partecipazione del vicesindaco e dei genitori Anticipatari, occorrono progetti e risorse Martines: "Da ...

20/01/2005
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Il Gazzettino

SCUOLA Si è svolto ieri sera un incontro sulle materne promosso dalla Flc-Cgil con la partecipazione del vicesindaco e dei genitori
Anticipatari, occorrono progetti e risorse
Martines: "Da anni stiamo ristrutturando le scuole udinesi, adesso dovremmo rivederle?". Critiche alla riforma
(cdm) Per accogliere i bimbi di due anni e mezzo alle materne non basta la buona volontà, "ci vuole un progetto solido e, soprattutto, ci vogliono risorse". Parola del vicesindaco di Udine Enzo Martines. Che, intervenendo all'incontro promosso da Flc-Cgil, non fa giri di parole. "Da anni stiamo ristrutturando le scuole udinesi e adesso dovremmo rivederle per aumentare il numero di aule, perché altrimenti non ci stanno i bambini?". Certo, "se gli anticipatari saranno "spalmati" su tutte le scuole cittadine, 2 o 3 casi per ogni istituto, è probabile che possiamo dare l'assenso". Altrimenti, sarà difficile. Fortunatamente, a Udine non pare ci sia la ressa. L'anno scorso, ricorda Martines su 117 potenziali anticipatari, "le richieste furono solo 27". Ma, colmo dei colmi, nella materna (la Marco Volpe), per cui il Comune aveva attrezzato un'aula apposita per gli anticipatari e aveva studiato l'allargamento del servizio mensa, "alla fine non è stato possibile inserirli, perché il Csa non aveva ricevuto istruzioni dal ministero". E se Martines chiede l'istituzione di un nuovo dialogo fra scuole, Comune e Regione anche per ottenere maggiori risorse, all'"allocazione di più fondi per gli enti locali" mira anche il preside Claudio Arcangeli. A non piacere a genitori e insegnanti è soprattutto il modello di scuola imposto dalla riforma. La Cgil punta a contenere almeno i danni, convincendo le famiglie a pretendere il "tempo lungo" in elementari e medie. Una scelta che incontra il favore dei genitori, dice Arcangeli, visto nel suo circolo "già il 60\% ha scelto le 30 ore". Contro la scuola morattiana che fa "rientrare dalla finestra la penna rossa e pure la maestrina unica" (Arcangeli dixit) anche i genitori, capitanati da Simonetta Cortolezzis, portavoce del comitato in difesa del tempo pieno, che ricorda che sulla sorte del tempo pieno "ancora non c'è chiarezza". Ruben Colussi (Cgil) a tutti chiede di "tenere duro e di fare una battaglia comune per le risorse".

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