Gazzettino: a casa per salvare l'istruzione pubblica
A casa per salvare l'istruzione pubblica" Agostini (Ds) replica a Forza Italia Botta e risposta sullo "sciopero della frequenza" in programma mercoledì prossimo per protestare contro la rifor...
A casa per salvare l'istruzione pubblica"
Agostini (Ds) replica a Forza Italia
Botta e risposta sullo "sciopero della frequenza" in programma mercoledì prossimo per protestare contro la riforma della scuola del ministro Moratti. Ai consiglieri di Forza Italia, che avevano contestano la legittimità di tenere a casa gli allievi deal scuoal dell'obbligo, risponde la consigliera comunale dei Ds, nonché insegnante, Tiziana Agostini. "Forza Italia - scrive - anziché minacciare i genitori che faranno scioperare i loro bambini l'8 maggio farebbe bene ad ascoltarli. Perché è ormai da un po' di tempo che si stanno organizzando, per far sentire la loro preoccupazione, reale e non strumentale, rispetto a quanto si profila per il prossimo anno scolastico".
E le prospettive, spiega la consigliera, non sono rosee: "Per quel che mi riguarda l'8 maggio sarò alla scuola elementare Virgilio, di Bissuola, dov'è ad esempio c'è una classe seconda costituita da 25 alunni, due dei quali portatori di handicap. Attualmente in quella ci sono tre insegnanti di sostegno e dunque la richiesta per il prossimo anno scolastico era stata di quattro. Invece gli insegnanti di sostegno assegnati per il prossimo anno dalla direzione provinciale della scuola saranno due soltanto. Nel territorio del comune di Venezia sono stati avviati importanti progetti di integrazione di bambini extracomunitari, di madrelingua non italiana, di piccoli nomadi, cancellati o pesantemente depotenziati dalla politica nazionale e locale di tagli decisa in quest'ultimo periodo. Molte scuole dell'obbligo veneziane si erano impegnate ad ampliare ed articolare l'offerta formativa, prolungando anche il tempo scuola, ma si è trattato di fatiche inutilmente spese. Nella provincia di Venezia il prossimo anno ci saranno mille alunni in più, ma molti insegnanti e classi in meno".
Ma il problema non riguarda, secondo l'esponente dei Ds, solo la scuola dell'obbligo: "Al Fermi, al Cini, al Vendramin Corner i nuovi progetti, già approvati dalla provincia di Venezia, non sono stati neppure presi in considerazione dal direttore scolastico regionale Martinelli, che così riduce ulteriormente la possibilità per le famiglie di vivere nel centro storico e nelle isole, perché non potranno più, se non con disagi e costi notevoli, farvi studiare i loro figli". Una versione opposta a quella che l'on. Valentina Aprea, sottosegretario alla pubblica Istruzione, presenterà alle 18.30 di oggi in municipio, nel corso di un incontro di presentazione della riforma promosso da Forza Italia al quale sarà presente, fra l'altro, lo stesso direttore generale Enzo Martinelli.