Gazzettini-Scuolam edia-Sos degli insegnanti: "Poche 27 ore in classe"

LA SCUOLA PROTESTA
Sos degli insegnanti: "Poche 27 ore in classe"
Il tempo scuola di 27 ore alle medie, previsto dalla riforma, non basta. A dirlo sono i prèsidi e gli insegnanti delle scuole medie della città, che ai genitori dei futuri alunni di prima consigliano caldamente di scegliere più ore opzionali possibili. "La riforma Moratti prevede per le medie 27 ore obbligatorie più 6 facoltative - spiega la preside delle scuole medie Serena, Caterina Menati Moro - noi diremo a tutti i genitori di scegliere anche le 6 opzionali, necessarie per una preparazione solida. Manteniamo quindi il tempo scuola di 33 ore". La riduzione dell'orario a 27 ore prevista sulla carta dalla contestata riforma sta stretta a tutti gli insegnanti della scuola media Serena. Il collegio docenti, quasi all'unanimità, ha deciso di correre ai ripari chiedendo alle famiglie degli alunni che inizieranno la prima media a settembre di scegliere anche le ore aggiuntive. "Altrimenti l'orario di alcune materie risulterebbe diminuito e le conoscenze sarebbero inferiori: gli insegnanti ci tengono al loro posto ma soprattutto vogliono insegnare la loro materia nel migliore dei modi", dice la preside, che ha appoggiato la proposta partita dal corpo docente della scuola. Visto poi che le iscrizioni sono già terminate i genitori saranno chiamati nuovamente all'appello per scegliere il massimo tempo scuola previsto. Anche alle medie Stefanini si cerca di allungare l'orario scolastico: "Gli alunni che facevano già il tempo pieno continueranno con le sei ore opzionali in più, mentre a quelli che chiedono il tempo normale di 27 ore consiglieremo di fare almeno tre delle ore opzionali per arrivare così a 30 ore di scuola", commenta il preside Giorgio Meo. La parola d'ordine è dunque integrare più ore possibili per non togliere minuti preziosi a materie come Italiano, matematica e lingue straniere. Alle scuole medie Coletti da due anni si è già corsi ai ripari e si fanno 33 ore di scuola integrando l'orario con le ore opzionali: materie facoltative come la seconda lingua straniera sono diventate alla portata di tutti per evitare differenze d'insegnamento.Alessandra Vendrame