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Gazzetta di Reggio-Una scuola da cambiare"

Una scuola da cambiare" La Soliani non salva nulla della riforma Moratti LA KERMESSE ...

06/09/2005
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Gazzetta di Reggio

Una scuola da cambiare"
La Soliani non salva nulla della riforma Moratti
LA KERMESSE


La scuola è in crisi e il centrosinistra è intenzionato a iniziare una battaglia contro il modello proposto dal ministro Moratti. L'impegno dei Ds per le prossime settimane è quello di fermare il decreto attuativo sulla riforma della scuola superiore. La scuola del centrodestra non convince l'Unione che, in caso di vittoria alle elezioni del 2006, preannuncia un cambiamento sostanziale.
La senatrice Albertina Soliani non concede attenuanti alla riforma Moratti: "Più passa il tempo e più credo sia alla luce del sole che della scuola italiana promossa dal governo Berlusconi non si può salvare nulla. Dobbiamo salvare la scuola italiana dalle macerie culturali e materiali prodotte".
La crisi strutturale del sistema educativo è documentato dal segretario nazionale della Cgil scuola Enrico Panini: "In soli tre anni le risorse destinate alle scuole sono calate del 28 per cento. Siamo di fronte ad un Governo che non ha mai creduto nella scuola pubblica e i cittadini se ne sono resi conto".
Forte della proposta di legge regionale "Non uno di meno", l'assessore regionale al sapere Mariangela Bastico ha rimarcato: "Dobbiamo impegnarci perché il decreto attuativo sulla scuola superiore non venga approvato. Il mio giudizio su questo testo è pessimo, l'elemento che contraddistingue la scuola pensata dalla Moratti è la divisione: costringe gli studenti a scegliere troppo presto e offre meno opportunità".
Mariangela Bastico ha affrontato il tema della dispersione scolastica: "I dati parlano chiaro, chi lascia la scuola in terza media rischia di diventare analfabeta. Viviamo in un Paese in cui il 27% degli studenti non raggiunge la qualifica professionale o il diploma".
Una delle ricette avanzate dal centrosinistra è di innalzare l'obbligo scolastico a 16 anni, costruendo un sistema capace di offrire il maggior numero di opportunità agli studenti.
Non soltanto la scuola dell'obbligo è al centro del dibattito. L'assessore alla scuola Iuna Sassi ha evidenziato: "nella nostra città abbiamo avuto prova del valore di servizi all'infanzia di qualità. Dobbiamo porre questo tema nel programma dell'Unione, valorizzarlo come momento formativo importante".
Il consigliere provinciale Alessio Mammi ha affrontato il tema dell'Università: "L'innovazione del 3+2, introdotta dal centrosinistra, ha incontrato evidenti problemi in fase applicativa ma il modello rispondeva a un problema reale del Paese. Crediamo che si debba istituire un'autorithy nazionale per valutare l'offerta formativa dei vari atenei".
Il centrosinistra a fine anno presenterà il programma per le elezioni politiche: uno dei capitoli più sostanziosi sarà quello dell'Università, creando dei programmi per far dialogare il sistema scolastico con quello del lavoro e investendo sulla scuola pubblica: "L'obiettivo è di investire nelle menti critiche - conclude la Soliani - bisogna inserire la formazione dei cittadini nelle priorità di spese dell'amministrazione pubblica".
Gianluca Grassi


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