Gazzetta di Reggio-La Regione cancellerà la legge Moratti
mantenere la qualità dell'istruzione per l'infanzia La Regione cancellerà la legge Moratti Borghi: con i poteri dell'autonomia salveremo la scuola pubblica Claudia Zamorani BOLOGNA. "In Emil...
mantenere la qualità dell'istruzione per l'infanzia
La Regione cancellerà la legge Moratti
Borghi: con i poteri dell'autonomia salveremo la scuola pubblica
Claudia Zamorani
BOLOGNA. "In Emilia abbiamo la migliore legge sui servizi per l'infanzia". Gianluca Borghi (foto), assessore regionale alle politiche sociali, ha tenuto ieri a battesimo la due giorni della Conferenza regionale sulle scuole dell'infanzia: 400 gli operatori presenti.
L'iniziativa è inserita nella cornice della fitta rete di consultazioni ("un lavoro paziente, difficile ma ineludibile") che la Regione sta intessendo con gli operatori della scuola in vista della definizione della legge regionale che riformerà il sistema scolastico avvalendosi dei poteri del titolo V della Costituzione. L'obbiettivo? Creare un'alternativa regionale alla riforma Moratti che sia solida in quanto condivisa e che assicuri la continuità dei percorsi formativi, la qualificazione degli insegnanti, la valorizzazione delle autonomie, l'investimento sui nidi e l'integrazione dei disabili. "Oggi si torna a parlare di classi speciali - s'indigna l'assessore -. Non siamo contrari alla sperimentazione. Ma diciamo no a quelle fatte in questo modo". No, quindi, al metodo della riforma Moratti: "C'è stata carenza di concertazione tra governo, scuola, sindacati ed enti locali".
No anche nel merito: all'anticipo, cioè, delle iscrizioni e alla frammentazioni dei cicli scolastici. No, infine, ai tempi: "Gli enti locali non hanno avuto tempo di riorganizzare le sezioni scolastiche - spiega l'assessore -. Non è ancora stata attuata la riforma Berlinger che già si pensa di stravolgerla".
Sì, invece, alla convocazione di una conferenza Stato-Regioni come sede di confronto; all'Osservatorio regionale (al via proprio ieri) per la concertazione tra Regione, Enti locali, scuola e governo; sì a nuove collaborazioni tra istituzioni; e al protocollo d'Intesa (che sarà siglato a novembre) per l'integrazione dei servizi educativi scolastici. "Bisogna imparare a fare di più tutti assieme" sottolinea Borghi. Ma sperimentare significa anche costi aggiuntivi. "Purtroppo da Roma non abbiamo certezze sui finanziamenti".
In Emilia le scuole dell'infanzia vantano un primato: offrire servizi al 99% dei bambini (94.429 alunni accolti in 1.477 scuole, di cui 645 statali, 276 comunali, 556 private), una media di molto superiore a quella nazionale.
"Le domande di iscrizione, però, sono aumentate del 20% - incalza il nuovo direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci -. Le statali non ce la fanno più: credo, quindi, che anche le paritarie dovrebbero fare la loro parte".
E sulle polemiche circa l'epurazione del suo predecessore, l'ex provveditrice di Rimini commenta: "Barbieri era un ottimo direttore. Ma esiste una legge, quella sullo spoils system... per governare è sempre meglio avere persone di propria fiducia... certo, Barbieri meritava. Ma come lui anche tanti altri". E sul gossip che la vedrebbe "suggerita" a Roma direttamente da San Patrignano, la Stellacci risponde: "Se anche fosse vero che Muccioli avrebbe segnalato il mio nome alla Moratti, che male ci sarebbe? Chi è Muccioli? Totò Riina?".