Gazzetta di PArma-SCUOLASeduta monografica in Consiglio provinciale. Polemiche e proteste.

SCUOLASeduta monografica in Consiglio provinciale. Polemiche e proteste.
Riforma Moratti, lo scontro continua.

Polemiche e scambi d'accuse durante la seduta di ieri del Consiglio provinciale, dedicata interamente alla discussione della riforma "Moratti". Una riunione monotematica estesa alla presenza di alcuni addetti ai lavori del mondo della scuola locale, tra cui l'assessore ai Servizi per l'infanzia del Comune di Parma, Gianpaolo Lavagetto. Un dibattito di fronte a un folto pubblico - tra cui una rappresentanza di membri dell'associazione "La scuola siamo noi", contrari alla riforma - ha nuovamente dimostrato la notevole spaccatura tra centro-sinistra e centro-destra sulla validità di questa legge-delega. La posizione della giunta provinciale è stata esposta da Marino Giubellini: "Siamo contrari per motivi politici ma anche concettuali, organizzativi ed economici. Il sistema scolastico andava modificato in alcuni settori ed in altri lasciato stare: sì, c'era un'esigenza di modificarne alcuni aspetti ma si doveva fare assieme. Lo scopo di questo Governo è di innescare il meccanismo di privatizzazione selvaggia facendo morire per asfissia la scuola pubblica".
Tra favorevoli e contrari a questa riforma, molti sono stati i punti su cui si è combattuto a suon di dati, cifre e interpretazioni: dall'anticipo dell'età scolare all'informatica, la modifica dei programmi o i tagli sui finanziamenti, ogni argomento ha visto una netta separazione di opinioni.
"Il centrosinistra ha commentato Lavagetto _ oggi ha inventato scuse nuove per manifestare il suo dissenso ideologico a questa riforma che, in materia di "anticipo" abbiamo già potuto sperimentare a Parma. Ebbene, genitori e insegnanti hanno espresso piena soddisfazione. Nel bilancio preventivo del 2004 abbiamo già previsto un contributo per accedere alle scuole paritarie. Commenti ufficiali su questa riforma sono arrivati anche dalla stessa Commissione europea".
Roberta Roberti, rappresentante de "La scuola siamo noi", nel suo intervento ha ricordato la raccolta di 2978 firme che questa associazione ha raccolto per chiedere l'abrigazione ed il ritiro di questo decreto legge.
Oltre al presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli, sono intervenuti Maurizio Dossena del Csa, Livio Fracassi e Claudio Schiaretti di Cisl e Cgil, Stefano Versari oltre ad Antonio D'Agostino, coordinatore dell'Udu.
m. sc.