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Gazzetta di PArma-Scuola, battaglia annunciata

Scuola, battaglia annunciata La Camera vota la riforma dei cicli. L'Ulivo critica il testo blindato ROMA - Oggi arriva nell'aula della Camera il provvedimento di riforma della scuola pres...

12/02/2003
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Gazzetta di Parma

Scuola, battaglia annunciata
La Camera vota la riforma dei cicli. L'Ulivo critica il testo blindato
ROMA - Oggi arriva nell'aula della Camera il provvedimento di riforma della scuola presentato dal ministro Moratti. Il testo, su cui l'opposizione annuncia una dura battaglia, designa il profilo, fortemente rivisto, della scuola italiana: alle elementari a cinque anni e mezzo, e fino a 18 anni nel sistema dell'istruzione. La riforma della scuola approda nell'Aula nello stesso testo già approvato in novembre dal Senato, ridisegnando di fatto i cicli scolastici del futuro. La riforma prevede un percorso comune per tutti fino alla terza media; poi bisognerà scegliere tra scuola superiore (divisa in otto licei) o formazione professionale. Altri punti centrali della riforma sono: la lingua straniera e il computer obbligatori già dalle elementari, valutazione del profitto fatta ogni due anni (chi non raggiunge il minimo viene bocciato), alternanza scuola-lavoro nella formazione professionale.
Molte le modifiche introdotte dalla riforma cosiddetta "dei cicli". Si va dal primo ciclo di otto anni (cinque per le elementari e tre per la secondaria) al secondo in cui ragazzi saranno chiamati a scegliere la via degli studi (licei) o quella lavorativa (istituti professionali). Tra le novità più importanti l'ingresso delle Regioni nell'elaborazione dei piani di studio (la riforma prevede che i programmi scolastici abbiano un nucleo fondamentale omogeneo su tutto il territorio nazionale. Ma è prevista anche una quota da riservare alle Regioni: nei programmi scolastici potranno dunque essere inserite materie di interesse specifico collegate alle realtà locali) e il giudizio di promozione o bocciatura ogni sue anni.

L'Ulivo non ci sta. Anzi, il centrosinistra intende mettere in piedi per bloccare la riforma, definita "inutile", oltre che un "bluff", una rete di eventi, in 200 città per fare conoscere ciò che del progetto della Cdl non va. E che, su quest'opera di informazione (presentata oggi, dai responsabili del settore scuola di Ds, Margherita, Udeur, Verdi e Comunisti italiani), l'Ulivo intende scommettere forte è confermato dal fatto che ci saranno i segretari nazionali dei partiti della coalizione alla prima delle manifestazioni, organizzata per oggi a Roma nelle stesse ore in cui alla Camera arriverà la legge di riforma. E alla manifestazione romana seguiranno, nei prossimi sette giorni, quelle di Napoli, Taranto e Torino.

Della riforma all'Ulivo piace pochissimo, anzi nulla. Perché, dicono i partiti dell'opposizione, ridisegna una scuola in cui l'autonomia resta solo una vuota definizione; ha l'obiettivo di creare una spaccatura nella formazione (per quanto riguarda le scelte che i ragazzi devono affrontare e per come le opzioni possano essere condizionate da fattori non direttamente legati agli studenti, quali, ad esempio, l'età di ingresso e il grado di cultura della famiglia); accentua la distanza tra governo e opposizione e, ultimo affondo, ha in sè il disegno preciso di "impoverire il tessuto democratico nel Paese".

Le critiche più feroci riguardano la "blindatura" che è stata riservata alla legge, a fronte delle parole con le quali Letizia Moratti ha auspicato una gestione bipartisan delle problematiche della scuola. Chiedere il confronto con l'opposizione e poi, nella sostanza, negarlo, rendendo la legge immodificabile, non è certo - dice l'Ulivo - un modo per risolvere i problemi.


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