Gazzetta di PArma-Quella classe non si farà

Quella classe non si farà

LANGHIRANO- Il Csa di Parma boccia la richiesta di una terza classe a tempo pieno al Circolo Didattico di Langhirano. E i docenti e genitori insorgono. I primi ( tutti e 76, non uno ha voluto tirarsi indietro), hanno espresso la loro protesta e le loro ragioni in una lettera inviata allo stesso ex Provveditorato, alla Regione, alle organizzazioni sindacali e al ministro Moratti. I secondi, in particolare coloro che hanno iscritto i propri figli alla sede distaccata di Lesignano Bagni, promuovendo un incontro che si svolgerà oggi alle 20.30 alla scuola " Ferrari " per discutere della situazione con il dirigente del Circolo Didattico ed i sindacati. Il problema della terza classe di prima elementare a tempo pieno è nato al momento della raccolta delle iscrizioni: per il tempo prolungato le richieste sono state 34 a Langhirano ( tra cui 15 di bambini di nazionalità straniera) e 15 a Lesignano. Numeri che hanno fatto subito scattare da parte della direzione scolastica la domanda al Csa di una classe a tempo pieno in pi ù rispetto alle due già esistenti. Ma il tentativo non è andato a buon fine. Come raccontano le insegnanti nella loro lettera, " il diniego ingiustificabile e ingiustificato riporta un'unica e argomentazione: una generica non disponibilità di personale a livello regionale " . I docenti, invece, ritengono che le richieste per il tempo prolungato vadano soddisfatte sia per motivi didattici, sia perchè espresse da famiglie di lavoratori che hanno necessità di tenere i propri figli a scuola. " A maggior ragione a Langhirano, dove la percentuale di lavoratori migranti è molto elevata. Dare una riposta a questi bisogni è indispensabile per evitare che tanti bambini rimangano per molte ore al giorno in balia di se stessi ma anche per riuscire a costruire veri percorsi di integrazione " , continua la missiva, che sottolinea anche le due diverse situazioni che si verrebbero a creare se Lesignano o Langhirano dovessero rinunciare alla classe a tempo pieno. " A Langhirano ci si vedrebbe costretti a formare una sola classe di 25 alunni, ( penalizzando le restanti 9 famiglie obbligate ad optare per una classe a tempo normale), di cui la maggioranza proveniente da diverse nazionalità con tutte le problematiche connesse a tale scelta; oppure, in alternativa, su farebbe una scelta dannosa per Lesignano, che perderebbe la possibilità di un servizio scolastico valido e indispensabile. Lesignano è una comunità in rapida espansione demografica e solo una scuola adeguata può evitare squilibri e frazionamenti. La mancata risposta alle esigenze attuali di molti potrebbe comportare dinamiche negative e, nel tempo, disagio giovanile " . " Il problema sollevato da insegnanti e genitori è reale - conferma il dirigente scolastico Massimo Parmigiani - E appena viste le richieste d'iscrizioni pervenute abbiamo fatto il possibile per ottenere la terza classe di prima elementare a tempo prolungato. La decisione definitiva del Csa arriverà entro aprile e se non sarà diversa da quella annunciata il consiglio di circolo dovrà decidere cosa fare. In qualche modo, comunque, bisogna dare una risposta alle famiglie " . Tra le ipotesi, quella di un modulo " rinforzato " , con un tempo normale a 4 rientri pomeridiani invece di due. Ma ci sarebbe un rovescio della medaglia: le ore in pi ù al pomeriggio andrebbero a discapito delle ore di compresenza, quelle in cui le insegnanti sono in classe ad affiancare altre colleghe per aiutare nell'inserimento e nella didattica i bambini stranieri o quelli con particolari difficoltà. Chiara Cacciani