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Gazzetta di Parma-L'Ulivo si infuria: "E' una controriforma".

L'Ulivo si infuria: "E' una controriforma". ROMA - Il via libera da parte del Consiglio dei ministri ai due tasselli della riforma della scuola Moratti su innalzamento dell'obbligatorietà scolasti...

23/05/2004
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Gazzetta di Parma

L'Ulivo si infuria: "E' una controriforma".

ROMA - Il via libera da parte del Consiglio dei ministri ai due tasselli della riforma della scuola Moratti su innalzamento dell'obbligatorietà scolastica fino ai 18 anni e alternanza scuola-lavoro ha provocato ieri l'alzata di scudi di opposizione e sindacati. "Il provvedimento rappresenta un'ulteriore conferma che questo governo, anche sui temi che riguardano l'istruzione, sa fare solo propaganda e raccontare frottole - ha commentato Giovanna Grignaffini, capogruppo Ds in Commissione cultura alla Camera - con l'abrogazione dell'obbligo scolastisco, sostituito con il principio del diritto-dovere, non si fa altro che abbassare dai 15 ai 13 anni l'età per l'accesso dei ragazzi alla formazione professionale, con tutti i rischi che ne conseguono". In ogni caso, ha concluso la Grignaffini, "questo provvedimento, nonostante le parole rassicuranti del ministro Moratti, non ha alcuna copertura finanziaria. Siamo quindi in presenza dell'ennesima presa in giro del governo Berlusconi che sta mettendo a rischio il futuro del sistema scolastico di questo Paese". Anche Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds in commissione Istruzione del Senato, ha sottolineato come "gli slogan del ministro Moratti somigliano a quelli di Berlusconi sulle tasse: sono bugie. Ancora una bugia dalla Moratti: è il commento della senatrice della Margherita, Albertina Soliani, capogruppo in Commissione istruzione, al varo del decreto legislativo sul diritto-dovere all'istruzione e formazione. "Prima cancella l'obbligo scolastico dalla legge e dai decreti, sostituendo il dettato della Costituzione con parole in libertà come diritto-dovere, poi - afferma la senatrice - il ministro Moratti va in televisione a dire che è la stessa cosa. Fa come per il tempo pieno: lo smonta e lo cancella e poi dice che è rimasto tale e quale. Oggi le chiediamo, in nome dell'onestà intellettuale di cambiare nella legge e nei decreti la parole diritto-dovere con le parole obbligo scolastico che sono scritte nella Costituzione italiana. Se lo farà sarà credibile, diversamente sarà solo uno slogan che nasconde una bugia"."


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