Gazzetta di Modena-Una tranquilla protesta
MODENA sabato 7 settembre 2002, S. Regina Ieri pomeriggio allo Storchi alla presenza delle autorità, degli insegnanti, degli studenti e del sottosegretario del ministro Letizia Moratti ...
MODENA
sabato 7 settembre 2002, S. Regina
Ieri pomeriggio allo Storchi alla presenza delle autorità, degli insegnanti, degli studenti e del sottosegretario del ministro Letizia Moratti
Una tranquilla protesta apre l'anno scolastico
Dagli autoconvocati magliette e uno striscione. Sospiro di sollievo dell'assessore
Si è finalmente svolta ieri pomeriggio al Teatro Storchi la cerimonia d'inaugurazione del nuovo anno scolastico 2002-2003, alla presenza dell'assessore comunale all'istruzione Morena Manfredini e di molti docenti provenienti da ogni ordine di scuola di Modena, nonchè del sottosegretario al ministero Valentina Aprea. Moltissime anche le persone in platea: insegnanti, operatori del settore scolastico, ma anche studenti, qualcuno frequentante non più che la scuola elementare. E la protesta minacciata dagli autoconvocati si è svolta in modo pacifico.
"Difendiamo la scuola pubblica": una scritta bianca su fondo nero riassume il pensiero degli insegnanti intervenuti ieri allo Storchi. Lo striscione posto accanto all'entrata del teatro accoglie i partecipanti, issato da un gruppo di studenti delle superiori dall'aria convinta. Di fronte un paio di scatoloni con due persone, l'aria da professori stampata in faccia, che si affannano a distribuire le loro divise da battaglia: magliette con su scritto "Maestra prevalente? No grazie, non sono una tuttologa", contro la famigerata riforma della scuola firmata Letizia Moratti che in questi giorni fa tanto parlare di sè. Un po'in ritardo sulla tabella di marcia, tutti si accomodano nella splendida sala settecentesca e la riunione ha inizio con i saluti di rito, ma del sottosegretario Aprea, ospite a quanto pare a molti sgradito, neanche l'ombra, finchè qualcuno annuncia che sta per arrivare.
"Il primo e fondamentale principio dell'educare è non spegnere la scintilla dell'emozione di iniziare": questi i toni degli interventi dal banco, su quanto la scuola sia importante per l'educazione alla vita sociale e politica dei futuri membri attivi della comunità, una scuola radicata nel territorio che deve confrontarsi con le istituzioni locali mantenendo alti standard qualitativi e offrendo un servizio sempre all'altezza.
Il saluto della Manfredini si concentra sulle preoccupazioni per la sperimentazione e per gli elevati costi economici che questa comporta, mentre buona appare la situazione modenese grazie all'aumento demografico dovuto all'immigrazione; seguono gli auguri per un buon anno.
C'è un momento d'ilarità quando Giuseppe Longo, Università di Trieste, nel corso del suo intervento sulla comunicazione e la tecnologia dice: "La scuola è l'organo riproduttivo della società e ognuno è geloso dei propri organi riproduttivi".
Finalmente, alle 16 passate, fa il suo ingresso Valentina Apre: trafelata, ma sorridente. E'accolta con timidi applausi, ma si sente qualche voce polemica: "Non battete le mani". Gli interventi si susseguono: gli autoconvocati restano al loro posto sfoggiando le magliette. Hanno appeso lo striscione alla seconda galleria. Non fischiano. Ascoltano attentissimi. L'assessore Manfredini può tirare un sospiro di sollievo. (r.b.)