Gazzetta di Modena-Scuola senza 'prof' e segretari

Scuola senza 'prof' e segretari
Inizio difficile in provincia. Lo Spallanzani nel caos

A scuola mancano perfino i segretari. Eppure la ministra Letizia Moratti il 6 settembre scorso aveva assicurato: "L'anno scolastico per il quinto anno consecutivo comincia con tutti gli insegnanti in classe". Un'affermazione che non tiene alla prova dei fatti. Nelle scuole mancano molti insegnanti. Ci sono classi sprovviste di professori di varie discipline, poiché finite le operazioni di nomina annuale, alla fine di agosto, stanno ora spuntando centinaia di spezzoni orario che vengono offerti ad altrettanti docenti disoccupati residenti in Italia e all'estero.
Alunni disabili sono privi di insegnanti di sostegno, di educatori e di tutor. Telefonate e telegrammi si rincorrono a migliaia per reperire il personale ma il rispetto di graduatorie rallenta le operazioni. E c'è da registrare la bizzarro-drammatica situazione dell'istituto professionale agrario di Castelfranco, che si è ritrovato pressoché privo di personale in segreteria. Con tutto quello che c'è da fare in una struttura del genere (da essa dipendono anche le sedi staccate di Vignola e Montombraro), impegnata in progetti di integrazione ai sensi della legge regionale, di alternanza scuola lavoro, con il progetto di ristorazione da avviare a Serramazzoni, l'organico amministrativo è di dieci addetti.
Ma per una serie di eventi, che si sono intrecciati con ferree regole burocratiche, in ufficio si sono ritrovati in due. E questo grazie al grande spirito di servizio della dirigente amministrativa, una napoletana che vive a Reggio Emilia e che pur avendo ottenuto l'avvicinamento a casa, ma resasi conto del disastro che rischia lo Spallanzani, ha rinunciato al trasferimento e assieme a preside e alcuni docenti volontari sta portando avanti la baracca per consentire al personale di avere uno stipendio, ai supplenti di avere un contratto, agli stessi addetti di segreteria di aveve una graduatoria. Il preside Maurizio Boni, chiuso in segreteria da settimane a sfidare rabbia e montagne di carte che non gli competono, ha invitato i suoi insegnanti a fare il lavoro di segreteria, tra cui le graduatorie, anche per consentire ai segretari mancanti di potere essere nominati. La responsabilità non è del Csa, che deve pur rispettare le regole delle graduatorie altrimenti arrivano i ricorsi. E così Boni, esasperato, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera alle famiglie. Vi si legge tra l'altro: "Il nuovo anno scolastico inizia oggi con una momentanea difficoltà. La segreteria per mancanza di personale non è in grado di garantire il normale servizio di supporto all'utenza. Infatti su 10 addetti ne mancano 8: la loro assunzione ed il necessario addestramento richiederanno alcune settimane. Questa situazione è dovuta alla normale mobilità del personale che, purtroppo, si è concentrata sul nostro Istituto svuotando la segreteria. Il fatto probabilmente non è del tutto casuale: la segreteria dello Spallanzani, con le sue tre sedi e le azienda agrarie, è una delle più impegnative della provincia quindi, potendo scegliere, il personale si orienta verso scuole più tranquille. Purtroppo fino ad oggi non è stato possibile integrare il personale mancante perché le assunzioni devono rispettare procedure contrattuali poste a tutela dei diritti dei lavoratori, quindi, esprimendo il mio rammarico per questa situazione. E mentre la ministra annuncia lo slittamento della Grande Riforma delle superiori in molti si chiedono come si possa mai investire in una scuola fondata sul precariato. (vi.bra.)