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Gazzetta di Modena-Scuola e immigrazione fenomeno da governare

L'assessore Querzé e la politica scolastica Scuola e immigrazione fenomeno da governare ...

19/04/2005
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Gazzetta di Modena

L'assessore Querzé e la politica scolastica
Scuola e immigrazione fenomeno da governare


La politica di edilizia scolastica - che vede accrescere entro il 2009 il numero di scuole per i bambini tra gli 0 ed i 13 anni - indirizza ulteriormente la nostra città verso la vetta degli indici nazionali di educazione formativa primaria: la percentuale di "baby" che frequentano asili nidi sfiora il 40 %, mentre tra i tre ed i sei anni la totalità dei bambini frequentano le scuole materne.
Se a prima vista appaiono risultati quasi scontati, un'analisi comparata della realtà scolastica europea e nazionale con quella modenese rispecchia le dichiarazioni di ottimismo dell'assessore all'Istruzione Adriana Querzè. "Modena destina una parte consistente del bilancio comunale alle politiche di welfare e istruzione" - ha dichiarato l'assessore - "ed i risultati parlano chiaro. I parametri sull'istruzione primaria che l'Europa chiede siano rispettati entro il 2010 noi li abbiamo già raggiunti e superati con 5 anni di anticipo".
Eppure esistono sfide e questioni urgenti a cui il comune deve rispondere: il fenomeno dell'immigrazione ha portato al 20 % la percentuale di bambini stranieri che a Modena frequentano le scuole primarie ed i servizi di integrazione e di mediazione culturale oggi offrono solo una prima risposta di fronte al carattere multietnico che ha assunto la città e la scuola negli ultimi anni.
Si tratta di "normalizzare" il fenomeno dell'immigrazione, creando le precondizioni affinché la prima forma di integrazione dei bambini stranieri passi proprio attraverso la scuola. In secondo luogo la questione degli studenti disabili, la cui necessaria partecipazione alla società parte dall'educazione e dalla formazione scolastica: insegnanti di appoggio, tutor e didattica devono essere accompagnati da strutture e da tecnologie avanzate. Il comune di Modena - con i suoi poteri di gestione del servizi infantili e di supporto alle scuole statali - sembra deciso ad investire ulteriormente nel settore. All'espansione del sistema degli asili nidi si accompagna la costruzione di nuove scuole materne e primarie, affinché l'accesso pubblico all'istruzione non sia solo un dettato costituzionale, ma una realtà concreta sul territorio. "I nostri sforzi rimangono legati all'obiettivo di costruire strutture - ha commentato ai lavori pubblici Stefano Bonaccini - e dare scuole al numero maggiore di bambini è sempre una priorità". La novità è che la nuova amministrazione, a differenza che in passato, guarda in avanti e propone progetti a lungo termine: in un approccio non ideologico e spesso condiviso con l'opposizione sia in sede di commissione che nelle circoscrizioni, la giunta vuole potenziare gli attuali grandi poli scolastici, senza smobilitare le scuole nelle piccole frazioni. Quindi ottimismo e lungimiranza politica dovranno andare di pari passo, di modo che non si sottovalutino i problemi della scuola e dell'istruzione: sebbene non aiutato dal governo, che quasi non investe nell'edilizia scolastica, il comune di Modena pare comunque intenzionato a mantenere l'istruzione primaria come priorità nell'agenda politica. E ne siamo lieti, in attesa che dalle parole si passi ai fatti.


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