Gazzetta di Modena: Scuola, contestato il ministro Fioroni
Il caos dei punteggi e il no alla sentenza. La Bastico deve ‘ricucire’
Scuola, contestato il ministro Fioroni |
Il caos dei punteggi e il no alla sentenza. La Bastico deve ‘ricucire’ |
C’è stato anche tempo per le proteste, nella convention dell’Ulivo sulla scuola chiusa ieri dal ministro della pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni in un clima surreale da governo che c’è e che forse non c’è e di «scuola che vogliamo» o di «scuola che volevamo».
Quando termina l’intervento, dopo quello dell’assessore Paola Manzini (che chiede maggiore chiarezza sul ruolo delle Regioni) il ministro è accolto da cartelli e urla provenienti da un gruppo di insegnanti precari che contestano la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il doppio punteggio di montagna. Contestano la sentenza perché penalizzati per aver avere fatto affidamento su una legge, ma contestano pure il ministro che li ignora.
Tocca a Mariangela Bastico salvare la situazione e quando Fioroni è ormai in autostrada la viceministro accetta di rientrare nella sala dell’Auditorium Monzani per spiegare al gruppo la posizione, peraltro nota, del Governo.
E cioè: chi è passato di ruolo sfruttando il doppio punteggio non rischia nulla ma chi pretende di usare in futuro il punteggio acquisito se lo scordi. Bastico ribadisce che la programmazione di 70.000 immissioni in ruolo nel 2007 (20.000 in più) ha lo scopo di neutralizzare il conflitto tra precari. Il gruppo si dice insoddisfatto, annuncia uno sciopero bianco e un improbabile ricorso, poi inscena una protesta contro i sindacalisti presenti perché «ci avete lasciati soli».
Una critica che non piace a Cinzia Cornia, segretaria provinciale della Flc/Cgil di Modena. Di reclutamento dei precari Fioroni aveva parlato nel proprio intervento: «La chiusura della graduatorie permanenti - aveva rivendicato apostrofando il loro inventore - è uno dei provvedimenti più seri. Quelle graduatorie sono un ascensore polifunzionale per docenti di ruolo che cambiano cattedre. Quando l’anno scorso ho immesso in ruolo 23.000 docenti in realtà ho immesso in ruolo solo 12.000 precari, gli altri erano docenti stabili che passavano da una cattedra all’altra».
Lo scandalo è noto. E ancora: «Abbiamo eliminato il punteggio dei masters: pensavo che lo scandalo della formazione esistesse solo in medicina». Infine la notizia-tegola: «Il reclutamento del futuro si dovrà fare solo con concorsi sui posti vacanti: se si supera e si passa di ruolo entro due anni, bene, altrimenti - parola di Ministro - si cambia mestiere». Non è chiaro il destino dei precari con venti-trent’anni di servizio che si dicono sfruttati dallo Stato. Quanto alle Ssis: «Devono fare solo formazione, è al concorso che spetta decidere chi passa e chi no, basta coi posti al sole». Fioroni ha pure ridimensionato le aspettative (finanziarie) degli enti di formazione e le critiche alla recente “fase di ascolto” delle scuole. (vincenzo brancatisano) |