Gazzetta di Modena-Precari, beffa continua lo stipendio non arriva
Mentre per oggi si attendono graduatorie Precari, beffa continua lo stipendio non arriva VINCENZO BRANCATISANO ...
Mentre per oggi si attendono graduatorie
Precari, beffa continua lo stipendio non arriva
VINCENZO BRANCATISANO
Scuola, il barometro segna burrasca. Saranno pubblicate oggi dal Csa di Modena le graduatorie d'istituto di prima fascia dei docenti di ogni ordine e grado. In settembre i dirigenti scolastici (in assenza delle graduatorie di circolo e di istituto redatte in ritardo) hanno assunto i docenti in base alle liste vecchie, con la formula "fino all'avente titolo".
SCALZATI. Ora i nuovi aventi titolo scalzeranno i colleghi, e questi ultimi spodesteranno altri secondo un rituale che nessun buon proposito ministeriale sembra riuscire a evitare nei fatti. Intanto molti insegnanti precari denunciano di non avere ricevuto ancora lo stipendio di settembre e di ottobre e per coloro che ne sono privi da giugno la situazione è drammatica. Lunedì alcuni docenti hanno inveito con una funzionaria del Ministero del Tesoro che ha risposto al numero verde istituito per dare informazioni sui contratti dei singoli insegnanti.
SENZA PAGA.I ritardi non riguardano tutti i precari, ma tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di essere assunti nelle molte scuole della provincia incappate, loro malgrado, in alcuni errori provocati ancora una volta dal Simpi (Sistema informatico del Ministero dell'Istruzione). "Non potreste mandare i soldi con una diligenza, come si faceva una volta - ha urlato al telefono un docente privo di stipendio da giugno - Cosa importa a me se i vostri computer non funzionano, io-come-mangio-come-pago-il-mutuo-della-casa?". Interpellato da noi, il ministero del Tesoro confida di riuscire a pagare lo stipendio di settembre e di ottobre il 5 novembre prossimo. Nell'occasione sarà pagato ai docenti (solo i licenziati il 30 giugno) anche l'assegno corrispondente alle ferie annuali maturate entro quella data e non godute a causa del licenziamento. Un diritto, quest'ultimo, riconosciuto ai precari solo negli ultimi anni poiché per molto tempo molte scuole facevano figurare in ferie i precari nei periodi di Natale e di Pasqua, mentre i loro colleghi di ruolo risultano in servizio pur non andando a scuola perché chiuse.
SAN PRECARIO. A sottolineare la gravità della situazione dei precari, i Cobas, che parlano di discriminazione e di "sfruttamento di lavoratori", hanno deciso di intitolare a San Precario ogni 27 del mese, cioè già da oggi, "visto che non sappiamo più a che santo affidarci", spiegano, "e visto che i docenti di religione, immessi in ruolo in 15mila per una materia facoltativa, hanno avuto un buon santo protettore". I Comitati di base dei docenti hanno poi deciso che fino al 15 novembre, giorno dello sciopero generale scuola, "i supplenti si presenteranno in classe e ai colloqui con i genitori, con la coccarda 'Precario Sfruttato' aprendo così la campagna intitolata 'Ad uguale lavoro uguali diritti' per ricordare che l'amministrazione risparmia, con lo sfruttamento dei supplenti, tra stipendi estivi mancanti, progressione di carriera inesistente, ritardi nelle nomine, mediamente in un anno ben 8mila euro per addetto rispetto al personale di ruolo, pur essendo uguale la prestazione svolta". Intanto anche Snals, Gilda, Cgil, Cisl e Uil scuola di Modena stanno preparandosi allo sciopero del 15 novembre contro la Riforma, mentre il 29 ottobre i docenti non svolgeranno attività che non siano strettamente obbligatorie.