Gazzetta di Modena - No a una scuola per amici di preti e figli di borghesi'
Arriva il volantone davanti alle scuole carpigiane: un mega-foglio informativo contro la riforma della scuola del ministro Moratti. Ad annunciarlo è la Sinistra giovanile di Carpi che, almeno dai ton...
Arriva il volantone davanti alle scuole carpigiane: un mega-foglio informativo contro la riforma della scuola del ministro Moratti. Ad annunciarlo è la Sinistra giovanile di Carpi che, almeno dai toni usati, sembra decisa a portare avanti una corposa campagna di sensibilizzazione contro la scuola voluta da Moratti ' C. (così definiscono il team di lavoro che ha partorito la proposta). Già a partire dai prossimi giorni, davanti alle scuole superiori carpigiane comparirà, perciò, il volantone distribuito dalla Sinistra giovanile di Carpi a cui la riforma che è stata proposta proprio non va giù. "Viene riproposta - afferma Dalle Ave, segretario della Sinistra giovanile carpigiana - l'idea di una scuola confessionale e divisa a seconda delle condizioni sociali degli studenti".
Qualche esempio? La materia, secondo i giovani diesse, non scarseggia, tutt'altro. "Si tagliano i fondi delle scuole pubbliche per finanziare e foraggiare le scuole private (senza nessuna garanzia di trasparenza), si vuole assumere in ruolo 20 mila insegnanti di religione e, al contempo, - rimarca Dalle Ave - non si vogliono trovare i fondi per elevare gli stipendi agli insegnanti laici".
"L'unica idea innovativa - prosegue il portavoce dei giovani diesse - dopo aver bloccato la riforma dei cicli è la proposta di una scuola Gentiliana, con la riproposizione delle scuole di avviamento al lavoro, dove i figli della borghesia andranno a scuola con la prospettiva di continuare a studiare nelle Università e inserirsi nelle classi dirigenti di questo Paese, mentre i figli degli operai andranno nelle scuole di avviamento e, come unica prospettiva, avranno quella di fare gli operai come i loro padri".
Con l'arrivo del volantone e del materiale illustrativo che sarà distribuito davanti agli istituti superiori presenti in città, c'è almeno da augurarsi che tra i ragazzi si vada effettivamente diffondendo una maggiore conoscenza di quanto è stato proposto dal governo per riformare la scuola e, soprattutto, si creino stimoli di discussione e confronto sulle trasformazioni che potrebbero essere attuate.