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Gazzetta di Modena: Nidi e scuole materne progetto sperimentale

Annunciato dal viceministro Bastico a convegno Con questa logica, il ministero porta avanti la proposta delle “sezioni primavera

30/04/2007
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Gazzetta di Modena

Annunciato dal viceministro Bastico a convegno

Mille sezioni sperimentali che coinvolgeranno 15-20 mila bambini italiani tra i 2-3 anni. Si tratta di un progetto che potrebbe già partire a settembre attraverso la raccolta delle domande di adesione da parte delle Regioni o degli uffici scolastici provinciali. E’ quello di cui ha parlato il viceministro della Pubblica istruzione, Mariangela Bastico, intervenendo ad un convegno a Modena. La scelta che viene messa in atto è quella di favorire un processo di continuità tra nido e scuola dell’infanzia. Con questa logica, il ministero porta avanti la proposta delle “sezioni primavera”. «Lo Stato per la prima volta ha deciso di assumersi un onere diretto sul funzionamento dell’offerta educativa per bambini di 2-3 anni - afferma Bastico - attraverso un investimento di risorse e la definizione di qualche regola generale per mettere in ordine le cose già in essere e per riempire un vuoto laddove gli enti locali non sono intervenuti direttamente. Ci siamo cimentati su un sistema molto difficile. Non si tratta, infatti, di una competenza tradizionale dello Stato e può essere interpretata come un’ingerenza, o un fare concorrenza a regioni ed enti locali, che per questo pongono resistenze e preoccupazioni. Questa situazione può essere superata attraverso un’intesa condivisa da tutti i soggetti da siglare in una Conferenza Unificata, cioè alla presenza dei ministeri coinvolti, delle regioni e degli enti locali». Queste sezioni sperimentali, che aspirano a fungere da ponte tra nidi e scuole dell’infanzia, verrebbero realizzate dove c’è un contesto educativo in grado di accoglierle, con spazi adeguati. Titolari del progetto sarebbero i soggetti gestori: i Comuni e gli istituti paritari interessati alla sperimentazione, ma anche lo stesso Stato laddove gli enti locali non hanno messo in piedi un sistema educativo alternativo. Già da settembre potrebbero venire, in tal modo, attivate le 1000 sezioni sperimentali, mediante la presentazione delle domande alle regioni o agli uffici scolastici provinciali. Se il progetto darà buoni risultati «ci sono probabilità che le sezioni aumentino».


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