Gazzetta di Modena-Insegnanti tecnici silurati
Insegnanti tecnici silurati Riforma Moratti, rabbia e amarezza pure a Finale: '#8216;Bloccheremo gli scrutini non fornendo i registri' Alle Frassoni rischiano il posto di lavo...
Insegnanti tecnici silurati
Riforma Moratti, rabbia e amarezza pure a Finale: '#8216;Bloccheremo gli scrutini non fornendo i registri'
Alle Frassoni rischiano il posto di lavoro '#8216;Hanno ridotto gli orari per farci scomparire'
FINALE. Gli insegnanti tecnici di tutta Italia sono in subbuglio, e alle scuole medie 'Frassoni' di Finale e Massa la situazione rispecchia quella nazionale. I docenti sono infatti in 'stato di agitazione', una formula sindacale che enuncia una fase di contestazione. Nelle scuole il sindacato 'Aniat' ha promosso la formazione di comitati spontanei, con la raccolta di firme e la proclamazione del 'blocco degli scrutini' e con l'invito ai docenti a 'custodire i registri'.
La custodia dei registri presuppone che gli insegnanti non parteciperanno agli scrutini 'anche opponendosi ad eventuali commissari' che saranno inviati per sostituirli.
Insomma, una situazione delicata che per l'appunto riguarderà tante scuole (in tutto i docenti di educazione tecnologica in Italia sono 17mila di ruolo), e che a Finale è particolarmente sentita.
Il fatto è che la riforma prevede che già dal prossimo anno in prima media si passa da 3 a una sola ora di insegnamento per questa disciplina. 'Nei prossimi anni è evidente - lamentano gli insegnanti - che per noi non ci sia spazio nella scuola riformata. Fino agli anni Novanta in Italia eravamo 35mila, già oggi siamo dimezzati, eppure le nostre competenze e il nostro ruolo sono ancora fondamentali per lo sviluppo di una didattica moderna'. L'Aniat sta organizzando una resistenza di categoria, e gli insegnanti tecnici della zona hanno trovato la disponibilità a coordinare le iniziative nel collega Belluzzi, della Cisl.
Il problema non riguarda solo i tanti precari che purtroppo da anni attendono un posto e che ora si troveranno senza un lavoro. Riguarda anche gli insegnanti di ruolo. Primo perchè la riduzione degli orari li costringerà a pellegrinaggi tra classi e tra scuole, per coprire l'orario. Poi perchè altri verranno 'riciclati' ad esempio nelle scuole superiori, chiamati a sostituire colleghi (precari) e - peggio - ad insegnare materie che da anni non seguono, con perdita di qualità dello studio.