Gazzetta di Modena: Il viceministro alla Pubblica Istruzione tra Voci dal B(r)anco
Riforma degli esami di maturità e i dubbi della redazione: faccia a faccia con l’onorevole modenese
Un mazzo di fiori, strette di mano e poi via con le domande sull’esame Una scuola ormai senza continuità?
C’era tutta la redazione di Voci dal b(r)anco lo scorso mese di Gennaio quando, al “Memo”, è arrivato il Viceministro dell’istruzione Mariangela Bastico per parlare di scuola, in particolare degli esami di Stato.
Dalla sua relazione è emerso che i motivi fondamentali per cui l’esame è stato riformato sono due: stava perdendo la sua credibilità e gli studenti non erano più tutelati.
Nello specifico, poche variazioni e tra queste la composizione della commissione formata adesso da metà docenti interni e da metà esterni.
A noi ragazzi è però sorto un dubbio, che abbiamo subito lanciato al Viceministro: perché non introdurre tutto questo partendo da coloro che hanno frequentato o stanno frequentando le prime classi?
Abbiamo rilevato che vi era un’urgenza ha risposto Mariangela Bastico e non si poteva più aspettare. I ragazzi devono essere istruiti tutti allo stesso modo prima possibile. Il Vice Ministro ha poi sostenuto che non è giusto che la scuola privata diventi un commercio, perché il compito dell’istruzione è compito dello stato ed è esso che se ne deve occupare garantendo a tutte parità di grado.
Per quanto riguarda l’organizzazione in generale serve maggiore equità. Alcune scuole, infatti, ricevono maggiori finanziamenti rispetto ad altre, cosa non giusta perché l’istruzione è un diritto per tutti e tutte le scuole devono avere pari dignità. Ultimo argomento della giornata modenese di Mariangela Bastico il tema delle cattedre in eccesso e delle passerelle tra un istituto e l’altro. I tagli non sono in numero significativo ha detto il Viceministro mentre per quanto riguarda le passerelle in corso è giusto che vengano favorite per il bene degli studenti.
Giovanna Innocente Jessica Piacentini Nabila Saad
La... maturità di Mariangela
«Una modifica urgente per recuperare credibilità»
26 Gennaio, ore 12: ora e data dell’intervista di Voci dal B(r)anco alla vice-ministro dell’Istruzione Bastico.
Messa alle strette l’onorevole per due ore, ecco quanto ci ha detto sulla riforma.
Perché riformare l’esame di Stato?
«La commissione interna non sembrava mettere sufficiente soggezione agli studenti e rischiava di non godere più di considerazione né nel mondo del lavoro né nell’ambiente universitario. Abbiamo voluto evitare questo rischio reinserendo alcuni membri esterni nella commissione esaminatrice. Una scuola il cui titolo di studio non ha valore spendibile all’esterno è una scuola che va verso la privatizzazione. Ma la scuola non è un mercato: non esistono scuole di serie A e B!».
Perché partire dalla fine, dall’Esame di Stato? Perché non dalle Elementari?
«L’Esame di Stato costituiva un’urgenza. Il resto sarà un impegno a lungo termine: non cancelleremo la riforma Moratti, ne cambieremo alcune parti. Le prove della Maturità restano inalterate, in quanto l’impianto scolastico è rimasto uguale; sono stati modificati solo gli aspetti formali dell’Esame, come il giudizio d’ammissione e la commissione. Sarà ora obbligatorio saldare tutti i debiti per accedere all’esame: si vuole evitare che gli studenti trascurino alcune materie; ma ciò varrà solo a partire dalle classi che oggi frequentano la terza».
Come sarà organizzata la Commissione tra interni e esterni?
«Nelle materie importanti è sempre previsto un interno affiancato da un esterno, perché si ritiene che, data la difficoltà dell’argomento, lo studente abbia diritto ad una valutazione più accurata. In ogni caso la commissione risulta composta in modo equilibrato tra membri interni e membri esterni».
Di che considerazione godrà ora l’Esame di Stato all’Università?
«Ciò che regolamenterà il rapporto con le Università è per ora in forma di delega e dovrà essere applicato. Ci sarà un momento orientativo, con ore comuni di lezione e lavoro dialettico, per spiegare quale bagaglio di competenze occorra per una certa facoltà. Con la riforma della Maturità, le Università daranno maggior valore all’esito degli esami, soprattutto quelle a numero chiuso. Per il voto dell’esame oltre alla valutazione in centesimi, abbiamo reinserito la lode».
Ci sarà continuità?
«Non si può sapere. Noi comunque non abbiamo abrogato la riforma Moratti, ma stiamo lavorando all’interno di essa, modificandone solo alcuni punti». Voci dal B(r)anco sta organizzando un nuovo incontro con l’On. Bastico ad aprile, per un nuovo momento di dialogo aperto a tutte le scuole di Modena.
Milena Lazzaretti