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Gazzetta di Modena-"E' soltanto uno spot elettorale"

Sindacati e opposizione contro la Moratti: copia i provvedimenti del centrosinistra e fa confusione "E' soltanto uno spot elettorale" Rischia di restare un augurio il prolungamento de...

25/03/2005
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Gazzetta di Modena

Sindacati e opposizione contro la Moratti: copia i provvedimenti del centrosinistra e fa confusione
"E' soltanto uno spot elettorale"
Rischia di restare un augurio il prolungamento degli studi


ROMA. Spot elettorali di Letizia Moratti. E' questa la sostanza delle critiche di opposizione e sindacati di settore di fronte all'annuncio dell'approvazione, da parte del consiglio dei ministri, di due decreti sulla scuola. "Con la solita ambiguità il ministro Moratti ha annunciato ai telegiornali che il consiglio dei ministri ha approvato l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni, ma non è vero". E' il giudizio di Mauro Marino, responsabile scuola della Margherita.
"Si tratta più semplicemente del noto diritto-dovere all'istruzione e alla formazione previsto dalla legge 53", dove si dice che "i ragazzi dopo la scuola media potranno scegliere o di continuare nella scuola secondaria superiore o di andare alla formazione professionale anche a soli 14 anni di età. A 15 anni poi, possono entrare in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Stante il fatto che non si può sanzionare chi non intende usufruire di un "diritto", va da sé che non si tratta di innalzamento dell'obbligo scolastico, ma semplicemente di un auspicio che tutti vadano a scuola o alla formazione professionale. Insomma è uno dei tanti spot elettorali".
Sostanzialmente, la scuola per gli esponenti del centro sinistra è in balia della confusione, imputabile solo alla riforma Moratti.
"Va avanti l'imbroglio del ministro dell'Istruzione che, periodicamente, si rivende l'obbligo formativo varato dal centrosinistra, come se fosse farina del suo sacco", ha dichiarato Andrea Ranieri, responsabile scuola della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. "Ma mentre il centrosinistra ha finanziato l'obbligo formativo con 350 milioni di euro - ha aggiunto l'esponente diessino - l'attuale ministro pensa ne possano bastare soltanto 16. Dietro questi atti si nasconde un'idea stravagante: che per l'obbligo formativo basti la partita di giro di ristanziare i soldi dovuti dal mancato introito delle tasse".
Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella commissione Istruzione del Senato, hanno parlato di "ulteriore colpo allo studio ed alla Costituzione italiana" definendo il decreto sull'alternanza scuola-lavoro un "trucco" perché "la formazione professionale ha tutt'altre finalità rispetto alla scuola".
Si mantiene cauto invece, il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, secondo il quale il decreto legislativo sul diritto-dovere all'istruzione "più che dare certezze sull'effettivo innalzamento della scolarità, è un decreto-auspicio i cui effetti restano però tutti da verificare". (a. d'a.)


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