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Gazzetta di Modena-Cambia la graduatoria dei professori?

Cambia la graduatoria dei professori? Oggi arriva la sentenza del Tar del Lazio sulle supervalutazioni ...

29/09/2004
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Gazzetta di Modena

Cambia la graduatoria dei professori?
Oggi arriva la sentenza del Tar del Lazio sulle supervalutazioni


di Vincenzo Brancatisano
Graduatorie dei docenti precari ai tempi supplementari. C'è infatti un supplemento di suspence tra le migliaia di prof interessati alla decisione che il Tar del Lazio adotterà oggi al termine di una seduta attesa da mesi.
I giudici amministrativi, chiamati in causa da sindacati e associazioni di docenti con 48 ricorsi alcuni dei quali sono stati nel frattempo rigettati, dovranno dirimere la complicata questione concernente la nuova tabella di valutazione dei titoli spendibili nelle graduatorie permanenti di terza fascia, che servono per le supplenze e per le immissioni in ruolo.
Nell'occhio del ciclone è finito soprattutto il raddoppio del punteggio, attribuito, dalla contestata legge 143 del giugno scorso, al servizio prestato nel 2003-2004 in scuole situate sopra i 600 metri dal livello del mare, nelle isole minori, nelle scuole istituite in carcere.
La supervalutazione ha consentito a molti docenti di superare i colleghi, che non hanno mandato giù l'antipatica retrocessione. Da qui, per molti, la speranza che i giudici decidano oggi di ripristinare la vecchia situazione abolendo le novità che hanno animato, prima, le proteste estive, poi le operazioni di conferimento degli incarichi annuali e delle nomine in ruolo avvenute nei giorni scorsi.
Se fossero accolti i ricorsi, di cui non è stato possibile leggere il contenuto, non è chiaro cosa accadrebbe da domani. Ci si chiede se, in presenza di una eventuale sentenza retroattiva, si verificherebbe un valzer di insegnanti, con quelli nominati venti giorni or sono costretti a lasciare il posto agli aventi titolo e con un effetto domino dannosissimo per la didattica.
Oppure se la situazione verrebbe solo congelata.
Secondo indiscrezioni, per scongiurare gli effetti di questa secona ipotesi,gli avvocati del ministero avrebbero già pronto il ricorso al Consiglio di Stato.
Ma non è escluso che il Tar rigetti in blocco le richieste. Tuttavia, proprio a ridosso dell'attesa sentenza, un altro Tar, quello del Molise, ha emesso un provvedimento, cui potrebbero seguire altri di altri da altre regioni, che ha catalizzato l'interesse negli ambienti scolastici. I giudici di Campobasso hanno accolto l'istanza di sospensione delle graduatorie provinciali presentata dagli avvocati Ruta e Zerra di Campobasso, approvate, come a Modena, in linea con i nuovi e contestati criteri. Contestati dagli interessati ma anche dai giudici che evidentemente non hanno apprezzato la regola, peraltro retroattiva e neppure chiesta mai da nessun docente, secondo cui la sede situata sopra i 600 metri debba essere considerata di per sé sola "disagiata", senza considerare che il beneficiario potrebbe abitare a due passi da scuola oppure che al collega che percorre centinaia di chilometri dalla montagna alla pianura non compete alcun punteggio aggiuntivo.
La sentenza del Tar molisano si fonda dunque sulla impraticabilità di una "automatica applicazione sulla base del solo dato altimetrico del comune/sede scolastica", che in tanti auspicanoi sia fatta propria dai giudici romani.
Intanto si scopre l'esistenza di una nota ministeriale (Prot. n.692 del 23 settembre 2004) destinata a fomentare ulteriori proteste e a creare caos.
Il documento concerne il problema dell'attribuzione delle supplenze da parte dei presidi, che stanno chiamando a casa in tutta Italia (e per legge anche all'estero) migliaia di insegnanti in assenza però delle nuove graduatorie di circolo e di istituto.
I dirigenti scolastici stanno assumendo i docenti in base alle graduatorie vecchie, con la formula "fino all'avente titolo".
In sostanza, si tratta di tamponare per ancora qualche settimana il ritardo nella compilazione delle liste, poi gli "aventi diritto" secondo le nuove classifiche scalzeranno i colleghi, che a loro volta spodesteranno altri.
Tutto questo era chiaro fino a ieri. Ma la nuova nota ministeriale chiarisce che questo modo di procedere riguarda "esclusivamente il conferimento di supplenze annuali e supplenze sino al termine delle attività didattiche e, quindi, si applica relativamente ai posti disponibili per tutto l'anno scolastico". Questo significa che mentre chi ha ricevuto una supplenza annuale la dovrà lasciare, chi ha ricevuto una supplenza non annuale avrà il diritto di tenersela indipendentemente dalla circostanza che le graduatorie di imminente pubblicazione indichino come avente titolo alla chiamata altre persone.


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