Gazzetta di Mantova-Stop ai libri di testo useremo le fotocopie"

Stop ai libri di testo useremo le fotocopie"
"E per l'anno prossimo non adotto nessun libro di testo. Andremo avanti con appunti e fotocopie". Lo dice un professore di scuola media mentre, al presidio davanti alla Pomponazzo, parla con altri colleghi di tempo pieno, precari, programmi che ancora non ci sono. Le incertezze, insomma, della riforma che il Ministro all'istruzione Letizia Moratti sta dispensando in pillole al mondo della scuola. Quella della rinuncia all'adozione di un testo da parte dei professori potrebbe essere una delle novità del prossimo anno scolastico. Motivo? "Le disposizioni sulle modalità di adozione dei testi sono state cancellate e non è chiaro quali siano i criteri che il ministro vuole introdurre - spiegano i professori davanti la Pomponazo - è evidente che non si può scegliere un testo quando ancora ci sono grandi incertezze sui nuovi programmi che la riforma vuole introdurre. A questo punto conviene non adottare nulla e, per un anno, ricorrere a fotocopie e alle lezioni in classe". Pare che singoli docenti abbiano già deciso di non adottare il testo in alcune scuole medie dell'hinterland. Tra i docenti davanti alla Pomponazzo, in ogni caso, le critiche alla riforma Moratti sono molte. "Ad esempio il bluff sulle lingue straniere - spiega Antonella Bendo, docente di tedesco al comprensivo di Porto - è vero che si vuole introdurre la seconda lingua straniera, ma anziché fare tre ore settimanali se ne faranno due per lingua. Assolutamente insufficienti". "E poi avete visto i libri di testo d'inglese proposti per la prima elementare? - domanda una collega della Pomponazzo - a pagina tre hanno già i testi scritti, che non è male se si pensa che si rivolge a bimbi che devono ancora imparare a leggere l'alfabeto". E poi ci sono i genitori, che sono qui soprattutto per difendere il tempo pieno. "La Moratti propone una specie di spezzatino, 27 ore obbligatorie, altre 3 facoltative e 10 per la mensa - dice Msggiorino Spezia, presidente del IV circolo - ore aggiuntive che potrebbero essere affidate ad esterni. Questa è la fine dell'educazione pubblica". E poi c'è Paola: "Ho un bimbo alla Pomponazzo e fa il tempo pieno - dice - è un modello didattico convincente e avanzato a cui non voglio che mio figlio rinunci".