Gazzetta di MAntova-Sono gli effetti della riforma"

"Sono gli effetti della riforma"
Il preside: paghiamo la concorrenza dei corsi Cfp
L'assessore provinciale: va aggiornata l'offerta degli indirizzi di studio

"Dobbiamo adeguare l'offerta formativa delle nostre scuole alla nuova domanda". Armando Federici Canova, assessore provinciale all'istruzione non ha dubbi. I cambiamenti nei flussi della popolazione scolastica registrati dall'Osservatorio sono un fenomeno strutturale, non episodico "La riforma che il ministro Moratti sta costruendo - afferma l'assessore- è già stata recepita dagli studenti. Anche se non è partita se ne parla da anni e i ragazzi si stanno indirizzando verso i due canali che il disegno di legge indica: i licei e la formazione professionale (gli attuali Cfp, i centri di formazione professionale). E questa situazione la stanno pagando gli istituti professionali che sembrano destinati a finire nel filone della formazione".
Che succederà nei prossimi anni? Si lascia fare tutto alla legge della domanda e dell'offerta come se la pubblica istruzione fosse un gigantesco mercato? "Si tratta di riprogrammare l'offerta formativa assieme agli istituti, al Csa (l'ex Provveditorato), agli enti locali e alle categorie produttive - dice l'assessore - occorrerà avviare nuovi indirizzi che incontrino la domanda degli studenti e anche, ahimè, pensare ad un inevitabile ridimensionamento degli indirizzi che non avranno riscontri. Sarà un passaggio complesso e delicato da gestire assieme anche alla Regione". Una diagnosi condivisa in parte da Ernesto Flisi, dirigente da un paio d'anni dell'istituto professionale Bonomi Mazzolari (prima guidava l'Itas Strozzi) e presidente dell'Aisam, l'associazione scuole mantovane. Le sue conclusioni sono però meno drastiche. "Il primo colpo agli istituti professionali la Moratti l'ha dato quando ha reso possibile adempiere l'obbligo scolastico anche nei Cfp - dice Flisi - con la riforma, inoltre, si potrà prendere la qualifica equipollente a quella degli istituti professionali anche in un Cfp". I Centri di formazione professionale (ve ne sono di Regionali gestiti dalla Provincia e di privati) "si caratterizzano per un tipo d'istruzione pratico, mentre gli istituti sono scuole superiori che forniscono anche un robusto supporto teorico - dice Flisi - ci sono Cfp che offrono corsi che si sovrappongono alle aree degli istituti professionali. Subiamo una concorrenza molto competitiva. Non dico che i Cfp siano più facili, ma è chiaro che occorre riequilibrare l'offerta dell'istruzione e della formazione professionale per evitare queste sovrapposizioni".