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Gazzetta di MAntova-scuola.stop al doppio maestro

, stop al doppio maestro Alla Pomponazzo protesta dei genitori per i tagli di personale Compresenze a rischio in tutte le elementari di città ...

30/06/2005
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Gazzetta di Mantova

, stop al doppio maestro
Alla Pomponazzo protesta dei genitori per i tagli di personale
Compresenze a rischio in tutte le elementari di città


Cresce la protesta dei genitori degli alunni della elementare Pomponazzo per i tagli al personale docente che comporteranno, da settembre, la forte riduzione della compresenza di maestri. Le famiglie si rivolgono al dirigente del comprensivo Levi (da cui dipende la Pomponazzo) Roberto Archi chiedendo "un organico sufficiente a mantenere gli impegni presi a suo tempo nei confronti degli utenti-alunni nel rispetto delle modalità educative scelte".
Ma il problema non nasce nell'ufficio di presidenza. Sono le nuove modalità di attribuzione delle cattedre stabilite dalla riforma Moratti e applicate dalla direzione scolastica regionale all'origine delle contrazioni degli organici alla Pomponazzo come in altre elementari della città. Nel circolo che fa capo alla Martiri di Belfiore (e che comprende la don Leoni, la don Minzoni e la De Amicis) la dirigente Lia Tralli è alle prese con il taglio di un insegnante. Per quanto possa apparire modesto, la 'scomparsa' di un docente dalla pianta comporterà la riduzione delle ore di compresenza in diverse classi. "Speriamo che con gli organici definitivi, a fine luglio, venga aggiustato il tiro", spiegano alla Martiri. Addirittura al comprensivo due (Don Mazzolari, Nievo e Ardigò) sono tre i docenti a rischio. Alla Pomponazzo si parla di uno (forse due) insegnanti in meno. La contemporanea presenza in aula di due maestri copre, in realtà, una piccola frazione dell'orario. Ma è determinante, perchè consente di suddividere la classe in due gruppi più piccoli permettendo (entro una certa misura) di arrivare ad un programma formativo individuale. Anche l'attività nei laboratori viene effettuata grazie alla compresenza: un insegnate resta in aula mentre l'altro si sposta nello spazio attrezzato con un piccolo gruppo di allievi. "A rischio è l'integrità dell'offerta formativa che sembra non essere garantita così come proposta all'atto di iscrizione degli alunni (sia per il tempo pieno sia per il prolungato) - dicono i genitori della Pomponazzo - Non si tratta più solo di difendere le attività integrative e di arricchimento del processo formativo, piuttosto che il prescuola o il tempo-mensa, ma l'essenza della qualità del modello pedagogico. Stiamo confrontandoci con gli insegnanti per definire delle possibili soluzioni. Anche il Comune potrebbe contribuire, sostenendo i progetti di arricchimento dei programmi della scuola che possano sfruttare al massimo gli interventi di ricerca laboratoriale, collegamento col territorio e sostegno". (nico)


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