Gazzetta di MAntova-Scuola, sessanta maestri in meno
di Nicola Corradini Scuola, sessanta maestri in meno Tagli all'organico delle elementari: saltano le compresenze Il segretario del sindacato Snals alla carica: siamo la...
di Nicola Corradini
Scuola, sessanta maestri in meno
Tagli all'organico delle elementari: saltano le compresenze
Il segretario del sindacato Snals alla carica: siamo la realtà più colpita di tutta la Lombardia
Una sessantina di cattedre in meno nelle elementari mantovane il prossimo settembre. Il sindacato autonomo Snals dà i numeri precisi della sforbiciata che i vertici regionali dell'amministrazione scolastica daranno agli organici per il prossimo anno e che sono all'origine di quei grattacapi che stanno mandando in tilt gli istituti di città e provincia. Il più evidente e negativo sotto il profilo della didattica è quello dell'inevitabile riduzione delle ore di compresenza d'insegnanti in classe. "Purtroppo il mantovano è stato penalizzato rispetto alle altre province lombarde - spiega il segretario dello Snals, Nunziato Russo - sono stati adottati criteri e parametri per la definizione degli organici di diritto che hanno appesantito l'effetto tagli".
"In ogni caso - sostiene il segretario provinciale del sindacato autonomo della scuola - temo che purtroppo, a questo punto, le possibilità di recuperare qualche posto in più con gli organici di fatto, in agosto, siano molto risicate". Insomma, le preoccupazioni e le proteste che in queste settimane sono partite dai genitori (e da Cgil, Cisl e Snals) di diverse elementari della città, sono giustificate. I tagli ci sono e gli effetti rischiano d'essere pesanti per la qualità dell'insegnamento. E non colpisce uno o due istituti, magari quelli balzati agli onori della cronaca perché le famiglie non sono rimaste zitte e hanno portato fuori delle mura scolastiche il problema. Sessanta posti di maestro in meno nel tessuto delle elementari è un provvedimento destinato ad avere riflessi nella maggior parte delle scuole mantovane. In città, ad esempio, si parla di tre posti in meno il prossimo settembre per il Comprensivo 2 (elementari don Mazzolari, Nievo e Ardigò), e il taglio di un posto tanto al comprensivo Levi (Pomponazzo, Tazzoli e Allende) quanto al circolo didattico della Martiri di Belfiore (che comprende anche De Amicis, don Leoni e don Minzoni).
Anche un insegnante in meno può determinare, in particolari condizioni, conseguenze pesanti sull'organizzazione delle compresenze, come dicono tutti gli operatori scolastici a partire dai dirigenti degli istituti coinvolti. Perché la compresenza di due insegnanti non scatta solo quando i bambini vanno in mensa a mangiare il pranzo. La contemporanea disponibilità di due insegnanti, anche se per poche ore la settimana, permette di creare sottogruppi per le attività di laboratorio o, in molti casi, seguire con maggior attenzione i ragazzini che presentano difficoltà su specifiche materie. Le compresenze giocano anche un ruolo nell'insegnamento della lingua italiana ai bimbi d'origine straniera. I sindacati della scuola avevano lanciato l'allarme mesi fa. "Non si prevedono licenziamenti - chiarisce lo Snals - ma ciò non toglie che sessanta posti disponibili per docenti precari salteranno. Potevano essere addirittura settanta, ma le proteste di queste settimane sono riuscite a tamponare un po' l'emorragia di cattedre".